CAMPOBASSO _ La presentazione di una proposta di legge nazionale, istitutiva del Parco del Matese, da parte di parlamentari appartenenti a diversi schieramenti politici, rappresenta un’opportunità di sviluppo per il Molise, e per questo và sostenuta con convinzione a tutti i livelli. Se si riuscisse a individuare nell’antica Bovianum Vetus, odierna Bojano, la sede dell’Ente Parco, si determinerebbero una serie di ricadute positive per tutto il versante molisano del massicio del Matese.

In ogni caso, il Ministero dell’Ambiente, inserirebbe il nostro Parco Nazionale tra quelli destinatari di finanziamenti per la valorizzazione dei beni paesaggistici, per progetti naturalistici e per piani di sviluppo turistici, archeologici e culturali. Sarebbe più agevole accedere ai fondi europei per le aree protette con possibili sostegni al settore dell’artigianato artistico, delle tradizioni popolari, delle produzioni tipiche e più in generale del comparto agro-alimentare.

Per le imprese locali, poter inserire sull’etichetta dei propri prodotti, il logo del Parco arrecherebbe sicuri vantaggi così come sarebbe più agevole l’attrazione di flussi turistici specifici interessati alle grotte, ai minerali, alle specie faunistiche e vegetali, ai borghi, ai castelli di Roccamandolfi e di Civita di Bojano, oltre che alle aree archeologiche, alle Chiese e ai Musei. Rispetto a tali opportunità non si comprendono le riserve del Presidente della Provincia di Isernia che mi auguro possa approfondire meglio la questione nell’esclusivo interesse del nostro territorio. Anzi, prendendo atto della condivisione bipartisan nazionale della proposta di legge, mi attendo un sostegno istituzionale unitario che valorizzi l’intuizione e si mobiliti per una rapida approvazione del provvedimento con la postilla che individua la sede del futuro Parco Nazionale del Matese a Boiano.

Michele Petraroia

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