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LARINO _ Bisognerebbe ringraziare quanti, con interventi a titolo personale o professionale, come rappresentanti di associazioni o di partiti, tengono alta l’attenzione su alcuni episodi di casa nostra; nello specifico, molti hanno evidenziato il differente comportamento dell’amministrazione comunale in alcune situazioni rispetto alla norma.
Già in passato, questa segreteria ebbe a sottolineare, per esempio, la disparità di trattamento tra l’IMAM e il resto delle associazioni di Larino; si credevano tutti i cittadini, e di conseguenza tutte le associazioni, uguali nelle opportunità concesse dal proprio Comune. L’allontanarsi da tale linea, non solo rappresentava una disparità di trattamento ma rischiava di ficcarci, tutti quanti, in un ginepraio di dimensioni infinite. Ora come ora, le cose non sono cambiate; anzi, per certi versi si sono aggravate con altri episodi. Ma giusto per dare un’idea di come la matassa possa ingarbugliarsi, citiamo tre casi.

1. Circolazione stradale. Dove sono finiti i rallentatori di velocità in via Iovine e via De Gasperi ? E’ sbagliato dire che sono stati spostati, secondo una logica di responsabilità e di risparmio, lungo le strade del centro storico a seguito dei nuovi sensi di circolazione ? Ma se così fosse, come mai si trovano con facilità centomila euro per un’isolata strada in Cda Fonte Focolare e si devono spostare dei rallentatori da una parte all’altra della cittadina, da strade ben abitate e trafficate, pur di risparmiare qualche migliaia di euro ?

2. Scuole elementari del centro storico. In passato, quando si evidenziò il problema, più di qualcuno fece finta di non capire, rimarcando, anche “con sottile ironia”, che gli ambienti dell’ex- carcere non sono adatti ad ospitare una scuola elementare. Con la “stessa sottile ironia”, si può dire che gli stessi, oggi, sono occupati dall’IMAM, pur sempre una scuola anche se con ruoli e di dimensioni diverse; e che non si pretendeva il trasferimento delle elementari colà, ma un pari interessamento per la risoluzione del problema. Così come non è.

3. Palestra comunale. Diversi cittadini, anche dirigenti del circolo PD, fanno notare che per la palestra di via S. Pellegrino Terme si sono impiegate somme ingenti per dotarla di un impianto di riscaldamento senza che gli utenti ne possano ancora usufruire.

Si aspetta il collaudo dello stesso e nel frattempo si fa sport al freddo. Al solito, l’inefficienza viene paragonata a quanto succede per i locali IMAM, per i quali il Comune non chiede alcun canone di affitto, riesce a garantire un collaudato impianto di riscaldamento e ci mette su “a forfait ed a gratis”, di certo per l’anno 2009, anche un po’ di soldi, accollandosi i costi della bolletta elettrica e del gas (si tratta di parecchie migliaia di euro).

Viene spontaneo chiedersi: le associazioni che frequentano la palestra sono considerate sorelle minori di altre associazioni, forse più meritevoli ? Come si vede, questi fatti non hanno nulla delle inutili fantasie. Non sono argomentazioni pretestuose. Non sono nemmeno frutto di mentalità disfattista. Non sono altro che assicurazioni che ciascuna amministrazione dovrebbe garantire ai propri concittadini. Speriamo che presto la nostra abbia la voglia di affrontare l’ostacolo e di riportare i piatti della bilancia in equilibrio.

Claudio Nuonno Segretario Circolo PD di Larino

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