CAMPOBASSO _ Il Presidente della Regione Michele Iorio, circa il pericolo dell’aumento della pressione fiscale scaturente da un provvedimento del Governo determinato dall’asserito sforamento dei vincoli del piano di rientro per il deficit sanitario, ha tenuto nel pomeriggio di oggi, una conferenza stampa nella quale ha dichiarato: “Come Regione abbiamo sempre contestato la valutazione tecnica del Ministero perché fatta su dati incompleti e manchi di alcuni accorgimenti e misure che erano ancora in atto e non vedevano la loro opportuna conclusione nel momento della stessa esamina della situazione del sistema sanitario molisano. Il consuntivo della manovra di contenimento da noi operato ha come conclusione il 30 giugno e non il giorno della valutazione ministeriale.

Bene, a questa data, cioè ad ultimazione del consuntivo, possiamo dimostrare, dati alla mano, che il disavanzo rispetto al 2009(proveniente dagli anni 2007, 2008 e 2009) è di 47 milioni di Euro e non di 69 milioni come emerso in sede di confronto tecnico. Questo smentisce tutte le affermazioni fatte circa l’aumento dello stesso.

Siamo, infatti, partiti da un circa 13,5% di sforamento e oggi dovremmo essere intorno all’11%, quindi quasi due punti e mezzo in meno di riduzione del disavanzo. Non solo, la valutazione del Ministero sul Piano da noi presentato era subito negativa anche perché nel frattempo il Governo aveva unilateralmente e immotivatamente baloccato l’utilizzo dei Fondi FAS. Un blocco che noi assolutamente contestiamo, ma che comunque non ci ferma e che ci ha invece spinti a costruire un nuovo Piano che, entro il 2010, ci porterà ad un risparmio di circa 51 milioni di euro, comprendo completamente il disavanzo di 47 milioni, senza far ricorso ai FAS. Il Piano prevede la vendita di alcuni immobili di proprietà dell’ASREM (per i quali già abbiamo concluso la fase di valutazione del valore e pubblicato i bandi per la ricerca degli acquirenti) la ristrutturazione della Rete ospedaliera, che entro il mese di luglio vedrà una trasformazione di una parte dei posti letto di tre ospedali su 6 (Agnone, Venafro e Larino) in RSA, la creazione di sinergie operative tra tutti i nosocomi, e il riallineamento delle tariffe con il posizionamento alle tariffe unificate nazionali (TUC).

Tutto questo ci permetterà, nei prossimi sei mesi, di ridurre le unità operative complesse di circa il 30-40%, con le relative strutture amministrative. Il nuovo Piano dunque ci consentirà un paraggio di bilancio sostanziale alla fine del 2010. Ad ogni modo, per il rispetto che abbiamo per i cittadini molisani, contesteremo in tutte le sedi opportune il comportamento del Dipartimento delle Finanze circa l’aumento delle tasse. Tra l’altro, tale decisione è stata assunta nell’ambito di una procedura in palese violazione del Patto della Salute. Questo aumento quindi è da ritenere ingiusto sia perché non meritato, ma soprattutto perché dannoso ed inutile per le risorse che ne proverrebbero, visto il numero basso di abitanti e di partite IVA del Molise”. Erano presenti anche l’Assessore alla Sanità Nicola Passarelli, alle Finanze e Patrimonio, Gianfranco Vitagliano, e il Direttore Generale della Sanità Roberto Fagnano.

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