URURI _ Si è svolta oggi la cerimonia di inaugurazione della nuova caserma sede del Comando Stazione Carabinieri di Ururi (CB), alla presenza di autorità civili , militari e religiose che hanno voluto sfidare il tempo inclemente pur di testimoniare la vicinanza all’Arma ed al territorio da essa servito. L’opera, nata per volontà dell’Amministrazione Comunale di Ururi nel 1999 che impegnò 400 milioni di lire per poi cedere la struttura iniziata al Provveditorato alle OO.PP. perché la terminasse, è stata consegnata all’Arma che già la occupa da diversi mesi.

La cerimonia ha avuto inizio con la consegna da parte della madrina della cerimonia, Signora Lucia TAMILIA, vedova dell’App. Elio DI MELLA, medaglia d’oro al merito civile perché in servizio di traduzione è rimasto ucciso nel corso dell’evasione di un pericoloso esponente della criminalità organizzata, della bandiera nazionale al Comandante della Stazione di Ururi, Mar. A. s.U.P.S. Claudio MANDRONE per il successivo alzabandiera. La breve ma significativa manifestazione ha visto poi il discorso del Comandante Provinciale Carabinieri di Campobasso, Col. Ferdinando LOMBARDI e del Comandante della Legione Molise, Gen.B. Gianfranco RASTELLI, in rappresentanza del Comandante Interregionale Ogaden di Napoli, Gen. C.A. Mario BASILE che non ha potuto presenziare alla cerimonia per sopraggiunti impegni istituzionali.

Infine ha preso la parola il Sindaco di Ururi, Luigi PLESCIA, che ha voluto ringraziare tutti i presenti a nome dell’intera comunità che rappresenta. A seguire c’è stata la benedizione della caserma da parte del Vescovo di Termoli-Larino, Mons. Gianfranco DE LUCA, coadiuvato dal Cappellano della Legione Molise Don Nino ROMANO, ed il tradizionale taglio del nastro da parte di alcune alunne di una scuola locale; al termine si è svolta la visita all’infrastruttura, con il Comandante della Stazione M.A.sUPS Claudio MANDRONE che ha fatto gli onori di casa alle autorità ed ai numerosi cittadini presenti che non hanno voluto mancare ad un momento così significativo per la vita della piccola comunità bassomolisana.

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