TERMOLI – Un anno di attesa per effettuare una prova da sforzo al San Timoteo di Termoli: protagonista della disavventura, un anziano infartuato di 79 anni che ha tentato di prenotare l’accertamento sanitario nell’ospedale di Termoli, obbligatorio per sottoporsi ad una visita cardio-chirurgica.
L’anziano, colto da infarto lo scorso anno e chiamato ad un controllo, è rimasto a dir poco amareggiato dalla lunghissima attesa per effettuare un esame indispensabile per potersi presentare dallo specialista.

“Abbiamo telefonato al numero verde del Cup della Regione Molise 800329500 per la prenotazione – ha spiegato il figlio del pensionato – e ci hanno proposto la prima data utile: dicembre 2015 ovvero l’anno prossimo. Una vergogna. Un cardiopatico potrebbe già essere morto”.

Al Vietri di Larino, lo stesso accertamento, ha un’attesa di nove mesi. In Abruzzo, a Lanciano, in provincia di Chieti, lo stesso esame viene prenotato entro pochi giorni, il 6 dicembre prossimo.

In Molise spesso si pensano a progetti faraonici che pure vanno bene, ma gli esami basilari – ha proseguito il familiare dell’anziano -, pane di tutti i giorni, dovrebbero essere semplici effettuarli e veloci. Ed invece è diventato complicato se non impossibile”.

Una situazione a dir poco paradossale quella dell’Asrem molisana inabissatasi ormai in una spirale divenuta senza ritorno tra debiti sempre più grandi, inefficienze e sprechi difficili da snidare e corregere, problemi a non finire, il tutto sulla pelle dei cittadini chiamati a pagare per ricevere in cambio sempre meno servizi pagati profumatamente.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa

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