CAMPOBASSO _ “Ho letto la lettera aperta di Padre Giancarlo indirizzata alla città in occasione della festa del Santo patrono e ho trovato estremamente puntuali e doverose le preoccupate riflessioni sui fenomeni di disagio sociale, dalla droga al precariato, passando per il rischio di speculazioni edilizie. Non credo – ma non spetta a me offrirne una interpretazione autentica – che vi fossero in quelle parole riferimenti specifici men che meno accuse personali.

Ritengo invece che si tratti di un doveroso richiamo laico al dovere di ogni amministratore di salvaguardare la legalità dell’azione amministrativa in un settore, quale quello dell’urbanistica e dell’edilizia, estremamente esposto al rischio di speculazioni. Il rispetto della legalità in edilizia ed urbanistica ha anche evidenti ricadute sociali: apprezzo dunque particolarmente il richiamo di Sua Eccellenza all’importanza di preservare aree verdi e parchi pubblici quali luoghi di aggregazione sociale e culturale.

Costruire democrazia ha nei giorni scorsi richiamato l’attenzione sull’esigenza di realizzare la più ampia partecipazione civica alle scelta in materia urbanistica, in particolare sul tema dell’apertura al traffico di aree oggi pedonali, da rimettere alla libera e democratica scelta dei cittadini da invitare a pronunciarsi in una pubblica consultazione. La risposta del Sindaco non può essere quella di archiviare la proposta dicendo che lo strumento del referendum cittadino non è regolamentato: a chi spetta, se non all’amministrazione, regolamentarlo? Se c’è la volontà politica della maggioranza, in una settimana approveremo la proposta di regolamentazione del referendum.

Inoltre, sin dalla campagna elettorale, abbiamo richiamato l’esigenza di accendere i riflettori sulla ipotesi di cementificazione dell’area dell’ex Romagnoli, sollecitati da numerose associazioni civiche, quali Città Sveglia e Fare Verde. Abbiamo dunque presentato al Sindaco un invito a non procedere a sottoscrivere alcunché al di fuori di esplicito mandato del consiglio comunale sull’argomento, convinti che l’area debba rimanere della città e non di pochi immobiliaristi. Campobasso di tutto ha bisogno ma non di altro cemento nel pieno centro urbano sull’unica area verde rimasta nel centro murattiano”.

Ing. Michele Corallo Consigliere comunale Costruire democrazia

Articolo precedentePetraroia del Pd scrive al nuovo Procuratore di Isernia. “La criminalità non conosce confini”
Articolo successivoE’ iniziata alle 12 l’autopsia su Veronica, la diciannovenne di Termoli morta in ospedale