La coordinatrice regionale dell’Api in una lettera, denuncia l’imminente aumento di stipendio con bando interno per 5 dirigenti dell’Asrem di cui 4 sono esponenti della maggioranza Di Brino

Erminia Gatti
Erminia Gatti
TERMOLI _ Lettera denuncia di Erminia Gatti, coordinatrice regionale dell’Api sulla situazione insostenibile  ed inaccettabile del Pronto soccorso del San Timoteo di Termoli inviata ad Alberto Montano, quale Responsabile dell’Osservatorio regionale sulla Qualità dei servizi sanitari. Nel documento la Gatti decrive ciò che ha potuto constatare di persona, ovvero che la divisione d’emergenza della città non è degna di un paese civile.

Egregio Dott. Montano, mi rivolgo a Lei quale Responsabile dell’Osservatorio regionale sulla Qualità dei servizi sanitari, nonché come notoria figura professionale della sanità molisana, ma anche come Presidente del Consiglio di Termoli (colui che più ancora del Sindaco rappresenta l’equilibrio istituzionale del Comune) e non ultimo come protagonista della vita politica del Pdl, che da Roma passando per Campobasso dovrebbe condurre a Termoli la benefica catena della “filiera istituzionale”. Chi più di Lei è tutelato a fornire risposte credibili e qualificate riguardo alle condizioni invereconde che affliggono il Pronto Soccorso del San Timoteo? Ho avuto la sventura di recarmi, da utente, nel Pronto soccorso del nostro ospedale: quello che ho visto e registrato è semplicemente indegno di un pese civile, e non c’è linguaggio politichese che tenga, ad edulcorare la realtà dei fatti. File interminabili di pazienti esasperati, alcuni in attesa da oltre quattro ore, litigi ai limiti della rissa in sala d’attesa tra pazienti, e perfino tra pazienti e personale ospedaliero.

Soltanto due medici, in evidente affanno, sotto pressione per il rumoreggiare e le numerose incursioni dei pazienti che ritenevano di interrompere le visite in corso per avere un’urgenza non più differibile. File di barelle in corsia, al punto che un medico, notando la mia espressione sconcertata, ha sospirato “qui si lavora così, ci sentiamo in un ospedale da campo”. Vittime uguali e contrarie, medici e pazienti, di un sistema che assorbe ormai l’ottanta per cento del bilancio regionale e non riesce a garantire neppure i servizi minimi essenziali, come la prima emergenza. So che Lei si era fatto promotore di una formale riunione, in quel di marzo, per “verificare tutte le situazioni in esse e avviare controlli, nell’ottica di una più completa riorganizzazione ospedaliera”.

A distanza di cinque mesi, potrebbe rendere noto ai cittadini termolesi (ma anche ai numerosi turisti ed ai tanti cittadini delle zone interne che hanno nel San Timoteo il centro riferimento per le emergenze) l’esito di quella riunione, le iniziative concrete che si sono successivamente realizzate, e quindi I benefici che il Suo prestigioso intervento ha portato alla sanità termolese? Sono certa che nessuno più di Lei è titolato a darci risposte o attivarsi per ottenerne. Infine, sempre nella sua qualità di Responsabile dell’Osservatorio, medico stimato, Presidente del Consiglio, protagonista indiscusso del Pdl regionale, membro del Cda Autostrade (questo forse questo è inconferente quanto a Sanità, ma magari La rende meglio introdotta di noi negli ambienti che contano…) mi permetto di chiederLe di verificare l’attendibilità di una denuncia autografa pervenuta al mio indirizzo, che mi riservo di inoltrare alle Autorità competenti nella denegata ipotesi che i fatti ivi ipotizzati rispondessero a realtà, secondo la quale sarebbe in imminente predisposizione un bando interno all’Asrem per alcune progressioni che si traducono in consistenti aumenti economici. Si paventa che quattro delle cinque posizioni che saranno bandite sarebbero già state decise senza evidenza selettiva, e spetterebbero ad altrettanti importanti membri della Sua maggioranza.

Aldilà della immane gravita politica del fatto stesso, se dovesse avverarsi, si porrebbe anche un problema di metodo complessivo: in un momento drammatico come questo, dove al pronto soccorso mancano i materiali di prima necessità, finanche i contenitori sterili per le urine, come ho potuto constatare di persona, è eticamente accettabile che l’Asrem devolva risorse economiche preziose per arrotondare gli stipendi della dirigenza? Mi auguro vivamente di essere da Lei smentita con numeri e fatti, Presidente. La sanità non è di destra nè di sinistra, la più forte e vera uguaglianza sociale si realizza proprio nel diritto alla salute, il bene primario della vita. Ci aiuti a fermare lo scempio, Lei che è nelle condizioni di farlo.

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21 Commenti

  1. C’è ancora qualcuno che prova ad opporsi….una volta tanto su cose concrete, un argomento che intessa a noi cittadini e non per i soliti “appoltronati”!! Non credo che Monatno avrà nulla da rispondere, l’ospedale di Termoli fa acqua da tutte le parti, è uno schifo essere trattati così, grazie alla Gatti per l’appello anche se penso che non servirà a molto… Ps vogliamo sapere i nomi dei quattro fortunati dell’Asrem!! Braccia rubate all’agricoltura…

  2. Montato se ci sei batti un colpo
    Penso che il Presidente debba rendere pubblico i frutti del lavoro per il quale è strapagato. Esimio avv. Gatti, la Sua denuncia è tardiva ed esprime un disagio vissuto personalmente. Un politico viene eletto non per esprimere pareri partitici e personali ma per organizzare la vita dei cittadini cercando di risolvere i problemi che la comunità incontra ogni giorno. I dipendenti dell’Ospedale chiedono che vengano pubblicate le relazioni annuali sulla qualità dei servizi, il cui responsabile pur essendo pagato a dir poco lautamente non ha mai fatto o se lo ha fatto non ha pubblicizzato il Suo operato. La conoscenza delle relazioni che il Montano è tenuto a redigere perlomeno annualmente non è una concessione di Sua eccellenza il Presidente ma un diritto dei dipendenti e dei cittadini. Egr. Avv. Se Lei si fosse addentrata nell’Ospedale avrebbe notato con la Sua sensibilità che la situazione del S. Timoteo fa acqua da diverse parti. Per non dilungarmi chiedo semplicemente che Lei si impegni a far rendere pubbliche le relazioni sulla qualità dei servizi. Forse a Lei può sembrare poco, ma Le assicuro che farebbe un grosso regalo a chi si prodiga ogni giorno per alleviare la sofferenza senza rifugiarsi dietro scrivanie coperte da un sistema burocratico parassita, immobile inefficiente e usurpatore. Non ritengo personalmente che il Dott. Montano sia tra le persone più meritevoli di elogi professionali, avendo conosciuto lavoratori sanitari con più spiccate capacità e attitudini professionali nonché umane.
    Saluti Robespierre

  3. Gentile Robespierre, l’elogio professionale era evidentemente ironico, mi sembrava chiaro. Quanto al disagio personale, non ho parlato dei problemi che “io” ho incontrato (dopo una lunga attesa, nell’esatto ordine di assegnazione dei codici, sono stata assistita con serietà e uno spirito di abnegazione ammirevoli, in quelle condizioni…) bensì dei problemi di una struttura che ho potuto osservare in prima persona. Le ricordo che un anno fa, al consiglio monotematico-farsa convocato dalla maggioranza ho fatto un intervento molto duro e dettagliato sull’argomento. Un mese dopo, mi sono fatta promotrice di un incontro tecnico con gli operatori del settore e di tutte le rappresentanze di coloro che pur vivendo realmente, quotidianamente, il mondo della sanità, erano stati clamorosamente esclusi da quel Consiglio comunale : Di Brino e Montano si sono vantati a mezzo stampa di aver disertato l’incontro e di averlo boicottato. Un mese fa, ho chiesto al mio presidente Rutelli di lanciare una denuncia alla stampa nazionale sulla Sanità in Molise, ed abbiamo tenuto una conferenza stampa insieme, a Roma, per presentare un dossier: mi pare che per la prima volta nella storia della regione, un leader di un partito si sia preso questa briga. Basta? Forse no. Ma purtroppo non c’é altro che la denuncia e la sensibilizzazione, nelle possibilità di un’opposizione che è letteralmente schiacciata da classi di governo conniventi nelle responsabilità politiche e partitiche: la chiamano “filiera istituzionale” e consente ad un Governatore fallito a causa del deficit sanitario di ricandidarsi per il terzo mandato benché la legge del “suo” Governo lo definisca incandidabile. Se non posso far altro che denunciare ciò che è bene la pubblica opinione sappia, non dubiti: non mi stancherò di denunciare. Cordialmente.

  4. un osservatore deve osservare o non deve osservare ?
    vorremo inoltre sapere cosa ha fatto e cosa intende fare l’amministrazione dell’ospedale nei confronti del proprio dipendente (dovrebbe essere un medico) beccato con gli spinelli?, che per chiacchiere di strada, sembrerebbe proprio del pronto soccorso, e del quale come è giusto che sia, i pazienti, certamente me compreso, vorrebbero conoscere nome e cognome, per evitarlo!!;, spera forse l’amministrazione dell’ospedale che lo stesso in mancanza di farmaci vista la disastrata situazione economica della sanità molisana, distribuisca gli spinelli durante le visite mediche, per lenire o alleviare (come dice il sig Robespierre) il dolore dei ricoverati?, è la conoscenza che ci rende liberi e consapevoli dei nostri diritti, perché dunque tacere su cose cosi importanti?, è forse qualcuno vicino a qualche politico di Dx e o di Sx che non vuole che il suo nome sia associato a tale illustre discepolo di Ippocrate e di Paracelso?

  5. ospedale
    quello che ho letto della Gatti è uno dei suoi pochi interventi che condivido completamente era ora che qualche politico facesse qualchee cosa per lo scandalo del pronto soccorso. una mia amica la scorsa settimana è stata costretta a ricorrere all’ospedale, ebbene ha aspettato dalle 10 alle 16 del pomeriggio per essere visitata e non gli hanno dato nemmeno una pillola per lenire il dolore che aveva. ma con chi ce la prendiamo visto che due medici con 100 pazienti al giorno cosa possono fare? bene ha fatto la gatti a denunciare pubblicamente una situzione sotto gli occhi di tutti ma che l’azienda continua a non voler guardare, anzi preferisce pagare stipendi esagerati e gratifiche ai soliti dirigenti, che schifo

  6. Per un semplice dolore non ci si può rivolgere al pronto soccorso esistono anche i medici di famiglia a cui rivolgersi. Punto 2 il medico menzionato da social forum non lavora in ospedale a Termoli né in guardia medica a Termoli né in qualsiasi altro posto nella città di Termoli. Un encomio alla dott. Gatti e mi auguro che ciò che ha denunciato vada a buon fine . Spero che tutto il basso Molise abbia la forza e il coraggio di mandare a casa questa indegna casta di amministratori regionali che hanno affossato il basso Molise.

  7. X un medico
    1)non esistono semplici dolori e dolori complessi, ma esiste il sintomo dolore che va interpretato ed analizzato dal medico e dal personale sanitario.
    2)Probabilmente Lei è giovane, altrimenti saprebbe che problemi di intasamento al pronto soccorso non sono una novità ed è dovuto sia alla cattiva informazione della popolazione, sia all’aumento della popolazione nel periodo estivo e alla inefficienza di una classe dirigenziale che intrallazata in molteplici compiti e ruoli istituzionali e di altro genere, non ha tempo di organizzare piante organiche adeguate anzi si ostina per motivi degni di indagini della Magistratura a dirottare innumerevoli unità lavorative in compiti improri, improduttivi con lo scopo di costruirsi un bacino elettorale che risulta redditizio per chi ha pretese di voler fare il POLITICO.
    3)Le disfunzioni purtroppo non riguardano solo il Pronto soccorso ma quasi tutta la struttura che continua a resistere per l’opera di personale che rimane ligio al proprio dovere anche quando si vede abbandonato dalle Istituzioni (politiche e sindacali).
    4)Concordo pienamente con Lei per l’encomio alla Dott. Gatti che stimo come persona e rappresentante istituzionele, rassicurandola che nella Sua denuncia non rimarra sola se riuscirà a coinvolgere chi in ospedale ci lavora per il semplice fatto che ha scelto di mettere a disposizione la propria esistenza per alleviare la sofferenza del prossimo senza distinzioni di razza, sesso e credo politico-religioso. Cordialmente

  8. Ma fatela finita con tutta questa demagogia spicciola..Ce gente che si adopera tutti i giorni senza apparire troppo sui giornali.
    Le denuncie sono già state fatte in procura e presso la tenenza della guardia di finanza, quindi si ringrazia la Gatti e chi come lei si sta occupando di fare articoli..ma credo siano un po’ tardivi visto che la sanità molisana è irrimediabilmente compromessa.
    Le lettere anonime le lascio agli impavidi vigliacchi che predicano bene e razzolano male..le denunce vere..quelle ufficiali stanno già facendo il loro corso…ABBIATE UN PO DI PAZIENZA E VEDRETE.

  9. appur si muove
    Visto che Lei è tanto coraggioso, perche omette di farsi identificare? Si le denuncie sono state fatte, ma visto il clima di intimidazione che si vive nell’ARSEM ritengo accettabili e giustificate anche denuncie anonime sottoposte al vaglio della Magistratura.

  10. Da chi dovrei farmi identificare? da te che lavori all’asrem? Falla finita..fino a ieri hai attinto notizie dal sottoscritto..per poi girarle in forma anonima alla gatti. su questa… sono anonimo per proteggere la mia famiglia dai miserabili come te..che fino a ieri hanno inzuppato il pane nella stessa tazza dove ora sputano.Abbi il coraggio delle tue azioni, dopo aver scaricato delibere che ritieni illecite dall’albo pretorio dell’asrem, abbi un po di fegato..portare in guardia di finanza….ti stanno già aspettando.

  11. x medico, e la chiudiamo qua!
    la questione non è : visto che non lavora qui da noi e chisenefrega, mala questione è che se talune persone siano o meno idonee per svolgere un servizio cosi delicato (qualunque mestiere egli faccia! diciamo cosi va’)!, visto che ogni uno di noi potrebbe farsi curare laddove la persona in questione esercita, in questi forum c’è chi la sa lunga e fa finta di non sapere nulla, ed è evidente che per ragioni di privacy, non si possano fare ne nomi e ne cognomi poichè verrebbero bannati, ma posso assicurarla per darle un piccolo aiutino, che tale illustre letterato in materia medica, è compaesano di un altro altrettanto illustre “CHEF” molisano (chi puo’ intenda!).
    ho ascoltato un medico, che per scusare la persona in questione, ha ammesso che taluni medici fanno largo uso di cocaina, ma ovviamente solo “in altri ospedali e non certo quelli molisani, per intenderci quelli dove opera il dottor House e del dottor George Cloney”, spero, e non sarcasticamente che non sia vero, visto che a mali minori sarebbe meglio farsi curare da un cannabinomane piuttosto che da un cocainomane

  12. fiducioso nella Procura
    i nomi della lettera anonima sono Ferrazzano, Timoteo Fabrizio, Fernanda De Guglielmo, la Magnocavallo ed un altro. nell’asrem si dicono ad alta voce nei corridoi, tutto lo sanno già come se fosse tutto normale, vedremo se sarà così

  13. ultime
    qualcuno dice che nel vecchio ospedale(attuali uffici)zona veterinari ci sia una nuova entrata, aggiungono moglie di uno di questi sopra nominati(il 2°) è vero? chi sa dire qualcosa di piu’ sull’argomento?

  14. oltre
    scusate,ma credo che oltre ai 4 di cui sopra bisognerebbe interessarsi anche del medico-sindaco di campomarino che ha lo stipendio da primario. quelli non contano tra gli esborsi dell’asrmem? no, forse no perchè era una partita, politicamente, chiusa da tempo. tanto sempre noi paghiamo e sia il pronto soccorso che il comune di campomarino piangono calde e mare lacrime. brava erminia che hai denunciato, la tardività non significa che bisogna stare zitti.

  15. Erminia 6 Grande
    Avv. ho una idea. Visto che nalla sanità si ostinano a comandare i soliti “politici”, visto che controllano TUTTO, e si ostinano a voler affossare con inaudito accanimento, incoscienza, prepotenza ciò che rimane di una sanità ormai alla deriva, visto che non trovano nulla di meglio che boicottare consigli comunali in cui si potrebbe discute sullo stato della sanità “ed è gravissimo che lo faccia il Sindaco de il Presidente del consiglio comunale di Termoli per i ruoli istituzionali e lavorativi che occupano”, mi chiedo chi ci impedisce di indire una riunione aperta a tutti i lavoratori della sanità per confrontarci e denunciare tutto ciò che succede nel bene e nel male sulla sanità Termolese e molisana? Le assicuro che denuncie circostanziate sono state rivolte alla Magistrature e alle forze dell’Ordine per reati gravi ed omissioni da parte di chi doveva vigilare, il problema e che la Magistraruta purtroppo lo sappiamo tutti ha i suoi tempi…Avvocato.. io ci proverei e inviterei ovviamente anche il Sindaco e il Suo maldestro consigliere Presidente. Magari alla prima riunione seremo due gatti, ma meglio due gatti combattivi che due gatti rassegnati. Cordialmente

  16. Dott. Totaro, Robespierre, e tutti gli altri che vogliono esserci: io sono determinata ad andare avanti. La risposta non richiesta e surreale del direttore Vitale mi convince ancora di più della necessità di fare chiarezza e di prendere coraggio, da parte di chi vive e lavora con la sanità. Organizziamoci. Non finisce qui.

  17. Camera mortuaria ad ore, impedisce alle persone di morire di giovedì.
    La fantasia dei più grandi sceneggiatori o scrittori non è stata in grado di ipotizzare un evento simile ma, nell’assurdo, tutto questo sembra essere vero.

    Nella camera mortuaria dell’Ospedale ‘San Timoteo’ è stato affisso un avviso, datato 21 maggio, alle imprese funebri.

    Con il volantino si è voluto comunica alle stesse che ‘le procedure per il rilascio delle salme dei pazienti deceduti del nosocomio, ed il trasporto delle stesse nelle sedi di residenza per i funerali, possono essere svolte dalle ore 9 del lunedì alle 14 del venerdì’.

    Il consigliere regionale Mauro Natalini risolleva un caso che ha attirato l’attenzione nazionale nell’ultima settimana del mese scorso.

    Sembrerebbe che gli addetti alla camera mortuaria del San Timoteo non hanno tenuto a mente
    un ‘piccolo’ problema, infatti “normalmente le salme non possono lasciare l’ospedale prima di 24 ore dal decesso. – spiega Natalini – Di conseguenza, se un decesso si verifica alle 15 del giovedì ed aggiungiamo le 24 ore previste dalla norma, si arriva alle 15 di venerdì, quindi nel periodo interdetto per le pratiche necessarie che autorizzano l’uscita dell’ospedale.

    Pertanto, la salma di una persona deceduta di giovedì potrà avere degna sepoltura solo il lunedì successivo”. “Tale situazione non può che essere considerata assurda, come giustamente lamentato dagli operatori di pompe funebri, costretti a fare i conti con le difficoltà che tale decisione sta provocando.

    Considerando che stiamo in estate, e le temperature non sono proprio ideali per una conservazione decorosa dei cadaveri per molto tempo, dove nei casi limite la conservazione è di tre giorni, e prendendo anche in considerazione il fatto che la camera mortuaria pare non essere fornita di celle frigorifere non adatte allo scopo, verrebbe da chiedersi se esiste ancora il rispetto per i defunti.

    Chiediamo con forza alla dirigenza della struttura sanitaria regionale di interessarsi con urgenza della vicenda per una sollecita soluzione, non escludendo, in caso di disinteresse del problema, di
    interessare l’autorità giudiziaria”.