altTERMOLI – “Se tieni per troppo tempo la maschera, finisci per farla diventare la tua faccia” Leggo che questo è un proverbio indiano, non so con quanto fondamento, Sta di fatto che l’idea è azzeccata e colpisce indiscriminatamente, perché una qualche maschera l’abbiamo sempre nel nostro guardaroba spirituale. Alcune volte ci serve per proteggere la nostra intimità da ogni curiosità eccessiva, ed è allora una cosa buona. Altre volte, però, è un sotterfugio per celare le nostre vergogne e apparire perfetti, e allora può sconfinare in ipocrisia. Altre volte ancora è una sorta di visiera che ci isola dal resto del mondo perché si teme il confronto “a viso aperto”. C’è, dunque, una negatività nel mascherarsi che può essere lieve quando è un gesto transitorio e giustificabile da debolezze o paure. Diverso è il caso prospettato dall’aforisma indiano: esso denuncia l’incrostazione permanente che deforma il volto in modo definitivo. E’ appunto la falsità elevata a regola di vita ed è pericoloso mettersi su questa strada perché spesso non si può tornare indietro e si precipita di inganno in inganno, di menzogna in menzogna. Si arriva fono al punto di mentire a se stessi e progressivamente la falsità si trasforma in pseudoverità.

Dobbiamo, però, dire che può verificarsi anche quello che affermava uno scrittore moralista, di cui non ricordo il nome, nelle sue “Massime”: “Si può essere con l’inganno più furbi di un altro, ma non sempre più furbi di tutti gli altri”: Giunge, infatti, il momento in cui o per nostra debolezza o per particolare perspicacia dell’altro, ci viene strappata a forza la maschera e, per usare la famosa espressione, il re diventa nudo. Mi sono sempre impegnato a non deridere le azioni degli uomini, a non compiangerle, a non detestarle, ma solo a comprenderle, ma stavolta non ci riesco, stavolta caro pd-termolese( nella conferenza-dibattito del 24 c.m.) hai superato ogni limite di ipocrisia umana, anzi di “finitezza”, Non Ti puoi lavare le mani, anche se sei corregionale di un certo Ponzio Pilato, e far decidere agli altri (Ente Regione) per l’ampliamento di produzione dell’industria chimica Momentive. Il territorio Termolese lo amministri Tu, lo governi Tu, o almeno, non è per questo che Tu hai vinto le elezioni Comunali? Le parole seduttive come riforme, innovazione e crescita sono parole non di libertà ma di necessità che non lasciano spazio alla scelta del “PERCHE’ ”

cappellaroccodettotommaso

Articolo precedenteDipietristi Montenero a coalizione centrosx: non denigrate ma lavoriamo insieme
Articolo successivoConferenza stampa Di Brino il 5 marzo su sedi associazioni