CAMPOBASSO _ La revisione dei collegi elettorali provinciali recentemente approvata per la Provincia di Campobasso è criticabile sotto diversi aspetti. Quello principale, tuttavia, è frutto del male ormai atavico della politica italiana, quello di essere completamente sorda nei confronti del territorio locale. Ogni occasione buona per ascoltare le richieste del territorio e agire di concerto viene regolarmente persa, con il risultato che aree certamente disomogenee vengono unite da un pezzo di carta, piuttosto che da un vero progetto. E’ proprio il caso della revisione dei collegi elettorali provinciali, dove in alcuni casi non si capisce perché si sia messo mano a quello che c’era.

Le amministrazioni locali ancora una volta non hanno avuto nessun ruolo per esprimere pareri che sarebbero certamente risultati preziosi. Per esempio, il collegio che ora ricomprende San Martino in Pensilis è ora composto da Rotello, San Giuliano di Puglia e Santa Croce di Magliano. Un territorio, quello di questi ultimi tre Comuni, certamente più omogeneo per contiguità e interessi, al contrario invece di San Martino in Pensilis, più vicino ad altre municipalità, in un altro contesto territoriale e di interessi.

Il precedente collegio, quello di San Martino in Pensilis e Campomarino, garantiva certo maggiore coerenza rispetto a quello attuale, dove chi sarà eletto dovrà rappresentare interessi disomogenei con il rischio che in qualche caso siano addirittura contrastanti. Quello del collegio di San Martino, poi, non costituisce certo l’unico caso di revisione che lascia più di qualche perplessità. Il circolo di San Martino in Pensilis giudica perchè, la revisione dei collegi provinciali rappresenta l’ennesima occasione persa per agire in politica con il maggior consenso possibile, recependo le vere istanze che devono muovere gli interessi politici, ovvero quelli del territorio e dei suoi abitanti.

Il segretario di circolo Pd Peppino Tozzi

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