CAMPOBASSO _ Puntualmente, quando arrivano le elezioni, la maggior parte dei candidati e dei partiti politici cerca consensi parlando di temi e problemi che sino ad oggi hanno ignorato. Così, scopriamo stupefatti che alcuni candidati alla carica di presidente della Provincia di Campobasso, a partire dalla destra al pseudo-centrosinistra, hanno a cuore le sorti della scuola pubblica. Ai drastici tagli decisi dal governo nazionale, che stanno determinando il progressivo smantellamento dell’istruzione pubblica anche nella nostra Regione, si oppongono realmente solo i lavoratori. In Molise sono stati persi nella scuola centinaia di posti di lavoro, è stato ridotto il diritto allo studio con la soppressione del tempo scuola e l’aumento del numero di alunni per classe e si è drammaticamente ridotta la possibilità di accedere ai corsi per gli adulti: tutto questo è aggravato da edifici scolastici fatiscenti e, dunque, molto pericolosi. Le destre hanno deciso scientemente di tagliare i finanziamenti alle scuole, mentre stanno investendo in guerra e armamenti, e ulteriori tagli sono previsti per il prossimo anno scolastico. I precari della scuola sono stati l’unica vera voce di opposizione reale, hanno dato vita a numerose mobilitazioni nazionali e soprattutto territoriali, chiedendo in primo luogo il ritiro dei tagli.

La giunta regionale non ha potuto certo opporsi alle politiche nazionali di Tremonti, tantomeno il candidato alla presidenza provinciale De Matteis, esponente di primo piano del governo Iorio. È necessario qui anche ricordare che la candidata alla presidenza Fanelli, ha persino negato il suo sostegno, nonostante sindaco di un paese la cui scuola subiva i disagi causati dai tagli, quando si è trattato di partecipare ad iniziative atte a difendere la qualità dell’istruzione in Molise. Dov’era il sindaco di Riccia quando si manifestava a Campobasso contro i tagli e le pluriclassi, quando i precari chiedevano più scuola pubblica per tutelare anche i piccoli comuni che sono la vera ricchezza di questa provincia?

Il governo Iorio, tra opposizioni nel palazzo regionale tacite e pressoché inesistenti, ha intanto regalato soldi pubblici a scuole private, ha finanziato fondazioni culturali e scuole di musica private -suscitando, in taluni casi, l’apertura di inchieste giudiziarie- . I candidati e i compagni impegnati nella lista della Rifondazione Comunista-Sinistra molisana per i beni comuni conoscono bene i nomi e i visi di chi ha portato avanti le battaglie reali, quelle per il lavoro e per i diritti, nella nostra Regione. Hanno più volte toccato con mano come le vere armi a disposizione siano quelle della partecipazione diretta dei cittadini alle scelte che riguardano il proprio territorio. Partecipare, spesso, significa anche lottare. I nostri candidati sono tutti impegnati in prima linea e “a tempo pieno” per la difesa dei diritti dei lavoratori, dell’ambiente e della scuola pubblica. I loro volti, anche se non sono su grandi e colorati manifesti elettorali, li potete vedere ogni giorno nelle iniziative di lotta, nelle vertenze aperte su questo territorio saccheggiato e impoverito, sempre generosamente dalla parte degli altri e mai di se stessi, candidati per i beni comuni e non per il proprio tornaconto. Sono figure rappresentative ed esempi concreti e vissuti della buona politica, nella difesa della scuola pubblica sono impegnati ogni giorno, come rappresentanti sindacali e come lavoratori, come insegnanti e come precari che hanno organizzato le mobilitazioni locali e nazionali. Contro chi attacca la scuola pubblica, contro chi vuole negare il diritto allo studio e al futuro dei nostri ragazzi: su la testa!

DIPARTIMENTO SCUOLA PRC MOLISE

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