TERMOLI _ Miei cari,
nelle mie ultime ore è più vivo che mai il mio affetto per voi e voglio dedicarvi queste ultime righe. Il nostro comune nemico vuol fare di me solo un triste ricordo per voi, per tutti coloro che mi riconoscono e mi vogliono bene. Mi hanno condannato a morte, mi vogliono uccidere. Anche nelle mie ultime ore non sono venuto a meno nella mia idea, anzi è più forte e voglio che anche voi siate forti nella sventura che il destino ci ha riservato. Datevi coraggio, sopportate con serenità tutto ciò sperando che un giorno vi siano ricompensate le vostre sofferenze. Muoio, ma vorrei che la mia vita non fosse sprecata inutilmente, vorrei che la grande lotta per la quale muoio avesse un giorno il suo evento.
Termino per sempre salutandovi e chiedendovi perdono di tutto ciò che ha potuto rattristarvi.
Addio papà, mamma, Ines, Anita, salutatemi Elio il giorno che lui potrà ritornare. Addio per sempre.

31 gennaio 1945 Bruno Frittaion (Attilio), studente, anni 19. Catturato da elementi delle SS italiane il 14 dicembre del 1944, più volte torturato, verrà fucilato il I° febbraio 1945.

Le parole dei condannati a morte della Resistenza italiana risuonano oggi particolarmente sferzanti e vigorose: più di ogni retorico scritto possono commemorare profondamente questo anniversario della Liberazione. Chi ha offerto la propria vita per la Liberazione dal nazi-fascismo, per l’ Italia libera e repubblicana o rossa e comunista, deve diventare, attraverso la nostra azione e la nostra lotta quotidiana, non solo un ricordo indelebile, ma un esempio costante per continuare a resistere e a lottare contro lo sfruttamento e le ingiustizie sociali, contro queste destre autoritarie e prepotenti, che oggi stanno cercando di smantellare le basi democratiche dell’Italia nata dalla Resistenza.

Non passa giorno che non vengano mortificate istituzioni democratiche, colpiti i principi della Carta Costituzionale e soppressi diritti, perciò, dobbiamo fare in modo che questo giorno di memoria non rimanga solo una mera celebrazione, ma resti stimolo vivo e incessante per sempre più cittadini, studenti e lavoratori, così da divenire tutti insieme soggetti attivi e di pensiero, un “argine umano” contro chiunque tenti di calpestare i nostri valori, i nostri diritti, le nostre libertà, vanificando il sacrificio di tanti giovani come Bruno Frittaion. Ora e sempre Resistenza!

Prc Molise

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