CAMPOBASSO _ Nel messaggio del Venerdì Santo, l’Arcivescovo di Campobasso, ha esortato la politica al rispetto reciproco per un confronto costruttivo e responsabile nel comune obiettivo di tutelare il bene comune e risolvere i complessi problemi che assillano le famiglie. Questo appello induce a riflettere sull’esigenza di favorire un dialogo istituzionale tra opposti schieramenti che pur nella distinzione delle posizioni agevola l’attività della pubblica amministrazione e risponda alle domande di lavoro e alle istanze di tutela della sanità, della scuola, del trasporto pubblico locale e dei servizi di assistenza sociale ai più deboli.

L’elencazione delle criticità è angosciante : 1) Sanità. 98 milioni di disavanzo al 31.12.2010 da coprire in un protrarsi dell’emergenza che vede tagli ospedalieri, lunghe liste d’attesa e forti inasprimenti fiscali a carico dei cittadini e delle imprese;
2) Scuola. 1.500 posti soppressi negli ultimi anni a cui si aggiungeranno altre 298 unità dal prossimo settembre. Scompaiono attività di sostegno, si abbassa la qualità, si moltiplicano i problemi nelle aree interne e per garantire parte del funzionamento ordinario all’Università c’è stato bisogno di un sostegno della Regione Molise;
3) Lavoro. Gli indicatori statistici ci pongono ai primi posti in negativo in Europa sulla disoccupazione dei giovani e delle donne. Allo Zuccherificio, all’ITTIERRE, alla Solagrital, nell’indotto meccanico e nell’edilizia si registra un’incertezza quotidiana. In un simile contesto, la comunità regionale si attende risposte positive dalle istituzioni, capacità di dialogo, responsabilità nel confronto e impegno comune per affrontare i nodi scorsoi che strangolano le speranze di futuro.

E’ assolutamente opportuno accogliere l’invito della Chiesa e adoperarsi con l’abnegazione di molisani straordinari e anonimi, come quel Dott. Pascal Spino, che è un modello positivo da proporre e emulare per capacità, altruismo e dedizione. In questi giorni di sofferenza per troppe famiglie alle prese con mobilità scadute, pensioni revocate, stipendi non riscossi e necessità di fronteggiare a proprie spese problemi di salute, non ci si può limitare solo agli auguri, né avanzare promesse vuote o slogan di parte.

Michele Petraroia

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