LARINO _ Da tempo si discute sulle prospettive di sviluppo economico-industriale del Comune di Larino. Lo scorso 10 luglio 2008, con la delibera n.124, la Giunta Comunale ha discusso e approvato l’istanza di adesione al Consorzio di Sviluppo Industriale della “Valle Biferno”. Secondo quanto citato nella delibera, le motivazioni principali che hanno spinto l’amministrazione comunale verso tale richiesta sono legate in primis alla disponibilità del territorio comunale di aree da destinare a insediamenti produttivi e nello specifico nella filiera agro-alimentare; in seconda istanza alla vicinanza dell’area involgente il COSIB che implicherebbe la sussistenza di problematiche condivise e l’interesse comune alla risoluzione; infine alla opportunità di rispondere all’esigenza del COSIB stesso che di fatto ha travalicato i confini territoriali formalmente definiti e ragioni di opportunità impongono una loro riconsiderazione.

Il Movimento politico-culturale apartitico LARINascita vuole esprimere la propria posizione in merito ad una tematica di così spiccato interesse, specie riguardo alle decisioni che andranno a sancire il futuro delle prospettive occupazionali e di sviluppo della cittadina di Larino.  Dopo approfondite considerazioni, quindi, il Movimento non può non manifestare una diversità di vedute rispetto a quanto deliberato dall’amministrazione comunale con la delibera n.124.

 Secondo LARINascita, la decisione di aderire al COSIB non può prescindere da una attenta analisi economica del nostro territorio, la quale evidenzia come il settore primario (agricolo) sia volano dell’intera attività economica larinese. Di conseguenza appare molto evanescente, quindi insufficiente, l’intenzione di fornire, attraverso l’atto della delibera, solo una nota di indirizzo a salvaguardia delle aree messe a disposizione del COSIB sottovalutando oltretutto la elevata potenzialità di risorse che provengono da tale settore. LARINascita a tal proposito, invece, ha elaborato una proposta che vedrebbe, ancor prima dell’adesione al COSIB, la costituzione delle stesse aree in Distretto Agro-Alimentare. Tale ipotesi sarebbe avvalorata anche dal regolamento per l’insediamento delle attività produttive già elaborato e deliberato dal Consiglio Comunale di Larino. Per “distretto agro-alimentare” si intende l’insieme delle produzioni agricole, ittiche, di trasformazione alimentare e delle attività agroindustriali ad esse collegate, articolato in una rete stretta di rapporti di filiere e settori di filiere tale da caratterizzare significativamente l’ambito produttivo locale. L’insieme si connota, inoltre, per l’integrazione con il sistema distributivo che, seppur elemento relativamente esterno ad esso, mantiene sempre una forte influenza sulle componenti che si collocano soprattutto a monte dello stesso.In linea con l’attuale normativa può, così, essere individuato un distretto agro-alimentare di qualità se, ai presupposti citati, si verifica la presenza di un peculiare orientamento verso una produzione prevalente o tipica, apprezzata in quanto realizzata secondo un modello di qualità diffusa e riconoscibile.Nel distretto, pertanto, le imprese si integrano in modo verticale, orizzontale e trasversale, cosicché possono godere di economie informative (atmosfera tecnologica) e transnazionali (mercato comunitario ed extracomunitario) realizzando le economie di scala con una particolare specializzazione per le diverse fasi tipiche dei processi produttivi. Viste tali considerazioni, il Movimento LARINascita invita l’amministrazione comunale a considerare tale opzione come una vera opportunità di sviluppo: sia per la possibilità di conseguire un peso maggiore come centro confluente nel COSIB e sia per la facoltà di istituire un vero e proprio vincolo formale sulle aree da mettere a disposizione dell’eventuale adesione al COSIB, prima ancora di cogliere le altre opportunità seppur di qualche rilievo. LARINascita, infine, auspica che si crei tra la stessa popolazione un confronto di più ampio respiro su una scelta di primario valore nello scenario attuale per l’intera comunità larinese, quindi stimola ed è disponibile a discutere su tale proposta con tutte le forze politiche e associazionistiche che intendano interessarsi costruttivamente a tale tematica.     
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