TERMOLI _ Liste di attesa troppo lunghe per le visite specialistiche e e la diagnostica strumentale e file interminabili al pronto soccorso. Troppi accessi al Pronto soccorso inutili, troppi ricoveri ospedalieri inutili, troppe visite specialistiche inutili, troppe ecografie ed esami radiologici inutili,troppe analisi del sangue inutili. La “medicina di base, guardia medica e 118” sono la vera medicina che serve a guarire la sanità molisana perchè riescono ad eliminare la richiesta impropria che a nostro avviso è il vero male nostro sistema sanitario regionale.

Le liste di attesa per le visite specialistiche alla asrem e gli accessi al pronto soccorso avvengono veramente con tempi troppo lunghi e costituiscono una vera emergenza sanitaria da risolvere in tempi brevissimi. Si provi a richiedere al c.u.p.(centrale unica di prenotazione) una visita specialistica di qualunque specialità e ci si renderà subito conto che i tempi sono dell’ordine di mesi e che sicuramente tali tempi non sono compatibili con una adeguata cura e tutela della salute.

Tutto questo comporta che il paziente deve rivolgersi a proprie spese a professionisti esterni per avere una cura prima che la propria salute venga compromessa dall’incedere della malattia. Premessa la giusta impossibilità di incrementare il personale a causa delle restrizioni imposte dal piano di rientro si rende necessaria una razionalizzazione a costo zero per il miglior utilizzo possibile delle risorse umane e strumentali che il sistema ASREM ci offre e pewr far questo è necessario abbandonare il consolidato sistema clientelare che da sempre attanaglia la sanità pubblica molisana e che forse costituisce il vero problema che impedisce il risanamento dei bilanci regionali. Chiunque vincera’ le elezioni dovrà avere il coraggio di eliminare una volta per sempre il cancro del clientelismo dalla sanità molisana in modo radicale,solo con questa premessa si potrà risolvere con le giuste decisioni il problema del deficit di bilancio.  

I problemi sono molti e sicuramente intervengono diverse variabili a determinarli, uno fra tutti la carenza di personale medico ed infermieristico che richiede una ridistribuzione più adeguata e funzionale tra poliambulatori specialistici ed ospedale e a tal fine la rimozione di tutto il personale “imboscato” dagli uffici per indirizzarli verso settori i sanitari operativi. In questo percorso di funzionalità del sistema un ruolo fondamentale deve essere svolto dai medici di Medicina Generale,della Continuità Assistenziale, del 118, dei Medici che operano negli istituti penitenziari che devono operare più accuratamente la funzione di filtro e curare tutte quelle patologie che oggi erroneamente arrivano al pronto soccorso ospedaliero ed alla cura della medicina Specialistica ambulatoriale con l’incremento delle liste di attesa. Se i Medici di famiglia ,la guardia medica , il 118, possedendone le capacità professionali per farlo, vengono messi nella condizione ottimale di erogare adeguatamente le riposte sanitarie direttamente al paziente si riuscirebbe a creare un meccanismo virtuoso per le cure domiciliari in sinergismo e coordinamento con l’ADI (Assistenza domiciliare) i poliambulatori, i P.S. ospedalieri ed i reparti ospedalieri abolendo quella enorme quota di richieste improprie ed estremamente costose per il sistema che si indirizzano verso l’ospedale, i pronto soccorsi e la medicina specialistica.

La medicina generale,che ha i costi relativi più bassi in assoluto, cioè deve essere messa in condizione di indirizzare con più decisione e precisione le esigenze sanitarie. Il vantaggio economico collettivo ,ASREM e cittadini ,derivante dal giusto utilizzo delle sistema sanitario regionale ha proporzioni veramente enormi e contribuirebbe in modo determinante,insieme alla eradicazione del cancro del clientelismo, a risolvere il grosso dei problemi della nostra sanità molisana,senza spese,senza tagli e senza mettere le mani nelle tasche dei molisani. Gli strumenti legislativi sono già esistenti ma ora tocca ai politici prendere finalmente le decisioni giuste per riportare i numeri del bilancio nei parametri di pareggio e permettere di uscire dal commissariamento statale. 

Il Segretario
dott. Giancarlo Totaro

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