TERMOLI _ Arriverà oggi in Molise, l’On. Fabrizio Vigni, Presidente Nazionale dell’Associazione Ecologisti Democratici, già impegnato in più legislature, nella veste di Capo-Gruppo in Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati e attualmente Presidente dell’Azienda Municipalizzata di Siena che si occupa prioritariamente di ecologia e rifiuti. L’On. Fabrizio Vigni, accompagnato dal Vice-Presidente della Commissione Lavoro della Regione Molise Michele Petraroia e dai dirigenti degli ECO.DEM Molise, si recherà nel primo pomeriggio nell’Area del Cratere per accertarsi dello stato in cui versano i comuni colpiti dal sisma del 31 ottobre 2002.

Successivamente parteciperà alla Manifestazione Pubblica promossa per le ore 17.00 dall’Associazione Regionale degli Ecologisti Democratici e dagli EC0-DEM del Basso Molise presso la Sala consiliare del Comune di Termoli. L’obiettivo della Manifestazione è quello di avanzare proposte concrete, operative e responsabili sui temi ambientali e le emergenze che hanno assillato i cittadini negli ultimi mesi.

Gli Ecologisti Democratici del Molise intendono contribuire alla soluzione del problema dei rifiuti riprendendo le buone pratiche in uso in altri territori sulla raccolta differenziata, vogliono far accelerare il completamento dell’acquedotto che porterà l’acqua di sorgente del Matese a 80 mila cittadini dell’area costiera, propongono inoltre la tempestiva applicazione della nuova legge sul Registro dei Tumori e ritengono necessario accelerare l’approvazione di una legge regionale contro l’installazione di una Centrale Nucleare a Termoli.

Gli ECO.DEM sono gli ambientalisti che privilegiano il confronto costruttivo sulle soluzioni da dare ai territori su questioni complesse. L’idea di uno sviluppo equilibrato, armonico, eco-compatibile ed eco-sostenibile va perseguita giorno per giorno, approfondendo i problemi e ricercando, senza scorciatoie, le ipotesi più appropriate. Spetta alle Istituzioni raccogliere queste proposte e trasformarle in atti amministrativi, deliberati e leggi. Solo un costante confronto tra le associazioni, le rappresentanze sociali, le forze produttive e le istituzioni democratiche, può agevolare il raggiungimento di una sintesi più avanzata che risolve le questioni e preservi la comunità locale da speculazioni e intrecci affaristici.

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