myNews.iT - Per spazio Pubblicitario chiama il 393.5496623 “Elezioni

BRUXELLES _ E’ stata considerata l’epidemia tra le più distruttive degli anni a cavallo del secolo scorso e di quello che stiamo vivendo. Ha ucciso oltre 25 milioni di persone dal 1981, anno in cui è stato isolato il virus HIV e si è quindi cominciato a parlare di AIDS. Tante le campagne di informazione e prevenzione volte a contrastare comportamenti che pongono a rischio la salute dei cittadini. Ma si potrebbe fare di più anche a livello europeo.

Per questo l’Eurodeputato Aldo Patriciello ha presentato, a ridosso della Giornata Mondiale contro l’AIDS, una interrogazione scritta alla Commissione europea in cui richiede un impegno concreto dell’UE alla lotta contro il virus dell’HIV. “Possiamo già contare su numerose forme di lotta all’AIDS – afferma Patriciello – che vanno dall’istituzione della Giornata Mondiale contro l’AIDS indetta il 1° dicembre di ogni anno, alla nascita di Fondazioni e organizzazioni che fanno della loro ragione di esistere l’obiettivo di fermare il propagarsi del virus letale sessualmente trasmissibile. Non dimentichiamo poi lo studio sulle eventuali cure alla patologia. Grazie alle terapie antiretrovirali l’incidenza di casi di malattia conclamata è in effetti in diminuzione; le nuove infezioni e il numero di persone in fase di latenza clinica sono però in aumento. In Europa si parla di circa 31 mila nuove infezioni l’anno e di circa 760 mila persone infette nel territorio.

A fronte di tali dati – continua Patriciello – ho chiesto alla Commissione europea quali saranno i programmi futuri in ambito sanitario relativi alla prevenzione dal virus. A mio avviso solo tramite un’azione sinergica tra Istituzioni, europee e nazionali, ricerca e informazione potremo contrastare efficacemente lo sviluppo dell’epidemia. Non dimentichiamo, inoltre, che il 60% delle persone sono portatrici sane vale a dire che non sanno di aver contratto l’infezione fino a quando la malattia non si sviluppa”. Per quanto in tempi recenti l’accesso alle terapie ed ai farmaci sia migliorato in molte regioni del mondo, non dobbiamo dimenticare che l’AIDS ha mietuto circa 2,1 milioni di vittime nel corso del 2007. In occasione dell’ultima Giornata Mondiale è stato evidenziato quanto le donne siano più a rischio degli uomini e, nel 40% dei casi, scoprono troppo tardi di essere sieropositive. L’emergenza quindi è rappresentata dal “sommerso” e, secondo gli specialisti, potrebbe essere superata, oltre che dalla prevenzione, dai test di sieropositività, una pratica che dovrebbe essere vista anche nel nostro paese del tutto normale e che facilita il raggiungimento delle categorie più fragili.

Articolo precedenteRifondazione comunista del Molise attacca Monti: “Riforma vergognosa”
Articolo successivoSvaligiata gioielleria Pizzuto. Ladri hanno rubato gioielli per 5 mila euro