VENAFRO _ Con la Comunicazione numero 152 del 4 aprile 2011 “Verso una strategia spaziale dell’UE al servizio del cittadino” la DG Enterprise and Space della Commissione Europea, nella persona del Commissario Tajani, ha promulgato un atto di iniziativa legislativa teso a disciplinare la nuova politica comunitaria di materia di spazio. Il Draft legislativo tracciato dall’esecutivo è stato trasmesso alla Commissione ITRE (Industria, Telecomunicazioni, Ricerca ed Energia) del Parlamento europeo per l’avvio dell’iter parlamentare. In seno alla Commissione ITRE, l’On. Aldo Patriciello è stato nominato relatore del rapporto, ricevendo di fatto l’incarico di redigere un testo legislativo che sarà presentato a fine agosto nell’ambito della prima riunione ITRE dopo la pausa estiva. L’importante compito affidato all’On. Patriciello costituisce un riconoscimento di straordinaria rilevanza istituzionale e politica, la cui importanza è testimoniata dall’interesse che la titolarità del rapporto aveva suscitato in tutti i parlamentari.

Il fatto che Patriciello possa continuare in Parlamento ciò che Tajani aveva iniziato in Commissione garantirà la continuità di un percorso istituzionale sinergico finalizzato allo sviluppo di una Politica Spaziale europea quale strumento di crescita per l’intera società. “Sono estremamente onorato di aver avuto un incarico così conteso – afferma l’On. Patriciello – che dona lustro al nostro sistema paese anche perché proprio l’Italia risulta essere uno dei Paesi maggiormente interessati alla Politica Spaziale europea. Il settore spaziale – spiega l’On. Patriciello – fa riferimento a tutte quelle attività essenziali alla crescita e allo sviluppo della nostra società. Spesso quando parliamo di spazio pensiamo a qualcosa che è lontano da noi e dalle nostre vite; invece la Politica Spaziale è molto vicina perché essa fa riferimento a tutte quelle applicazioni che possono portare beneficio ai cittadini. Pensiamo ai satelliti, essi saranno essenziali per lo studio dei cambiamenti climatici, per la prevenzione dei terremoti, per il GPS. Inoltre, la Politica Spaziale europea presuppone l’utilizzo di tecnologie avanzate che si traduce in un investimento sulla competitività e l’innovazione nonché in posti di lavoro altamente qualificati. Con lo sviluppo della Politica Spaziale potremmo perseguire gli scopi della strategia europea 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”.

La Politica Spaziale europea è infatti uno strumento al servizio delle politiche interne ed esterne dell’Unione e risponde a tre obiettivi: quello sociale che si traduce in benessere dei cittadini in quanto risulta utile per fini ambientali, sui cambiamenti climatici, per la sicurezza pubblica e civile, per gli aiuti umanitari allo sviluppo, ai trasporti e nella società dell’informazione. Risponde ad obiettivi economici perché lo spazio genera conoscenze, nuovi prodotti e nuove forme di cooperazione industriale. Persegue, infine, un obiettivo strategico perché lo spazio serve a consolidare il ruolo da protagonista dell’Unione sulla scena mondiale contribuendo alla sua indipendenza economica e politica. Per questo con la Politica Spaziale europea si potrà garantire il progresso scientifico e tecnologico; l’innovazione e la competitività industriale, e si potrà consentire ai cittadini di beneficiare delle applicazioni spaziali. La capacità di cerare nuovi posti di lavoro scaturisce dal fatto che i prodotti ed i servizi vanno ben oltre il settore spaziale in quanto la dipendenza, sempre in forte crescita, della società dalle infrastrutture e dalle applicazioni di questo tipo, per usi sia civili che militari, rende l’industria spaziale un settore strategico. Il Trattato di Lisbona conferisce all’Unione Europea una competenza nel settore, esercitata parallelamente a quella degli stati membri, con il mandato esplicito di elaborare una Politica Spaziale tramite iniziative comuni, sostenendo la ricerca e lo sviluppo tecnico. “In campo spaziale – afferma l’On. Patriciello – la cooperazione internazionale è imprescindibile in quanto non è più possibile per i singoli paesi compiere sforzi nel settore dello spazio da soli e in molti casi l’efficienza di tali sforzi dipende dall’unione delle capacità tecnologiche e finanziarie. Inoltre è importante promuovere una stretta collaborazione anche con l’Agenzia Spaziale europea e con i partner strategici quali gli Stati Uniti e la Russia, in prospettiva di una maggiore cooperazione”.

L’Europa vuole, quindi, dotarsi di infrastrutture spaziali proprie e completare quelle di osservazione già esistenti nei diversi Stati membri. Attualmente due sono i progetti in corso, si tratta dei programmi Galileo (primo sistema mondiale di navigazione satellitare concepito per fini civili) e GMES (programma volto a garantire una continuità di accesso a servizi informativi sull’ambiente e sulla sicurezza, basati su infrastrutture di osservazione spaziali e in loco permanenti). L’obiettivo è riuscire ad implementare e migliorare tali programmi nelle loro tecnologie aumentandone le potenzialità. Le infrastrutture spaziali dovranno essere sfruttate anche quali strumenti di sicurezza e difesa dell’Unione, rafforzando la sorveglianza marittima, il controllo delle frontiere e gli interventi dell’Unione Europea in situazioni di crisi. I benefici della Strategia Spaziale europea sono molteplici: dalla sicurezza dei trasporti ai servizi di assistenza ad anziani e disabili; il programma GMES ad esempio consentirà di studiare i cambiamenti climatici e migliorare gli aiuti in casi di urgenza da catastrofi naturali.

Per non considerare poi il beneficio occupazionale ed economico per società e PMI che avranno una maggiore competitività internazionale e potranno sviluppare sul mercato prodotti e servizi spaziali. La stesura del Dossier sarà scandita da vari steps che porteranno, nel dicembre 2011, al voto da parte della Sessione Plenaria sulla proposta di Programma Spaziale europeo elaborata. Tra gli appuntamenti-chiave l’incontro che l’On. Patriciello terrà mercoledì, 13 luglio a partire dalle ore 15:00, presso il Parlamento Europeo di Bruxelles alla presenza, tra gli altri, del Commissario Antonio Tajani, e del Direttore generale dell’ESA (Agenzia Europea dello Spazio) Jean Jacques Dordain. Una occasione di confronto e dibattito sulle tecnologie europee a supporto della Politica Spaziale in cui l’Eurodeputato potrà confrontarsi con tutti i rappresentati e gli operatori del settore spazio al fine di recepire elementi utili alla stesura del Dossier. Il fine ultimo cercare che lo stesso sia rispondente alle esigenze della Politica Spaziale europea.

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