TERMOLI _ Ancora una volta, per l’ennesima volta, la Giunta comunale di Termoli e la sua maggioranza, arrivano a giochi fatti. Sindaco e Giunta si accorgono, dopo anni di piani di rientro, di tavoli tecnici, e di commissariamenti della sanità regionale dovuti a sperperi e sprechi, che “bisogna agire”. 

Dopo anni di colpevoli silenzi, durante i quali le casse della sanità regionale venivano depauperate ad uso e consumo di chi le gestiva, oggi viene intravisto lo spauracchio della “riorganizzazione dei presidi ospedalieri”; dopo anni in cui il sistema sanitario e non solo, venivano usati come un bancomat per incrementare clientele ed amicizie della sacra filiera istituzionale, dopo anni i cui, con cadenza regolare, si susseguivano vanamente gli inviti di questo Gruppo di opposizione ad assumere iniziative forti a difesa del territorio, oggi decidono, per dare fiato alle trombe del populismo, di convocare un Consiglio comunale in ospedale: fulgido esempio di tempismo e coraggio!

Ma nonostante il tempo trascorso, che avrebbe dovuto suggerire posizioni sagge, cosa fa la giunta? Non se la prende con il responsabile del tracollo (il capo), bensì con chi, obtorto collo, ha dovuto adottare provvedimenti impopolari e dolorosi, benché migliorabili.

La vicenda ha inoltre dato ulteriori conferme riguardo alle modalità con cui il Presidente del Consiglio comunale interpreta il ruolo, avendo utilitaristicamente confuso la stampa locale con la conferenza dei capigruppo, unica sede deputata a definire luoghi e date dei Consigli comunali. Solo le urne, a questo punto, potranno determinare quell’ondata vigorosa che spazzerà via tutto il marciume ed i suoi parassiti.

Daniele Paradisi Paolo Marinucci Francesco Caruso Antonio Giuditta Antonio Russo G. mario Di Blasio Giuseppe De Lena

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