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CAMPOBASSO _ I risultati elettorali delle elezioni europee e amministrative del 6-7 giugno 2009 si commentano da soli. Non è accettabile che il principale partito del centro-sinistra italiano raccolga in Molise il 12% del consenso tra gli elettori, calando ancora dopo il già disastroso risultato di un anno fa. Il 12 % è un risultato che fa male e ci urla in faccia che è giunto il momento di cambiare e di rimettere in piedi l’azione politica del PD in Molise, così come gli elettori ci hanno urlato che vogliono un PD diverso. Perché gli elettori non hanno scelto il nostro progetto politico? Perché non ci hanno visti credibili o forse perché dubitavano che avessimo un vero e nuovo progetto politico capace di fermare tutte le piaghe di mal governo che sta diffondendo la giunta Iorio. Non crediamo, o quanto meno speriamo, che i Molisani vogliano regalare la regione a Michele Iorio e ai suoi discepoli, ma noi dobbiamo essere capaci di proporre qualcosa di alternativo tutti insieme e dobbiamo tornare ad essere credibili. In passato abbiamo fatto troppi errori. Errare è umano, rimanere sordi ai richiami dei nostri elettori è diabolico. Né tanto meno la crescita dell’IDV è spiegabile solo con la presenza di Di Pietro o di De Magistris, è il sintomo che c’è stato un forte voto di protesta nei nostri confronti, che deve essere uno stimolo per tornare sui nostri errori e correggerli. Questi dati, ma soprattutto due anni in cui l’azione del politica del centro sinistra si è andata via via deprimendo, hanno reso ormai necessario un ricambio netto della dirigenza del partito ed un passaggio congressuale. Non un ricambio solo di persone, che pure è necessario per far emergere energie nuove, ma un cambio netto di atteggiamento da parte di tutta la classe dirigente, che deve tornare a fare politica, ad elaborare un progetto alternativo al clientelismo del centro destra, mettendo da parte i giochi di potere fine a se stesso. Una classe dirigente che creda in questo progetto e che lo porti alla vittoria, spendendo per questa causa ogni secondo dedicato all’attività politica. Il PD Molise deve tornare a fare politica, quella con 10 “P” maiuscole, quella che si occupa di costruire una società migliore e più giusta per tutti, l’unica che può farci amare dalla gente, dobbiamo tornare a parlare di futuro.

La storia del centro sinistra in Molise è la storia di tanti fallimenti, che sono solo aumentati negli ultimi anni. Siamo arrivati al punto di non ritorno, dobbiamo capire dove abbiamo sbagliato e dove abbiamo tradito i nostri elettori, dove non siamo stati capaci di risultare credibili per gli indecisi, dove non siamo stati diversi dal centro-destra e dalle peggiori politiche da prima Repubblica. Purtroppo in questi due anni il PD Molise ha dimenticato di dover elaborare di proposte politiche al proprio interno, i forum tematici, che potevano rappresentare una occasione unica nel panorama politico di confronto tra le tante anime culturali del partito, non sono ancora partiti (anche se un anno fa ci era stato assicurato che sarebbero stati avviati); i simpatizzanti, i soci fondatori e gli iscritti non sono stati coinvolti nelle scelte politiche e sono stati relegati ad origliare da dietro la porta le decisioni di altri, come dei semplici elettori che sceglievano solo in occasione delle primarie senza che fossero protagonisti delle scelte del partito e senza che potessero contribuire attivamente a determinarne la linea politica e i programmi; la stessa assemblea regionale è stata convocata troppo poco e troppo poco per discutere di linea politica e di proposte (qualcuno ricorda posizioni forti del parito sul PSR ?

Sullo sperpero dei fondi del terremoto? Sulle misure anti-crisi?). È mancato insomma sia il confronto interno tutto politico e programmatico tra la classe dirigente sia un vero coinvolgimento degli iscritti. Lo statuto del PD per molti versi è rivoluzionario, ma non deve rimanere un’utopia, almeno si spera. Dobbiamo tornare per davvero tra la gente, dobbiamo tornarci con iniziative politiche e feste, dobbiamo tornare tra la gente non per fare promesse vuote o per raccogliere richieste di favori come fanno altri, dobbiamo tornare tra la gente per ascoltare le istanze dei cittadini e presentare loro le nostre proposte politiche, con molta umiltà. Così come dobbiamo iniziare ad investire per davvero sui giovani facendo seguire alle parole i fatti, ascoltando le idee di chi crede genuinamente nel partito e si sforza ogni giorno di miglioralo, se vogliamo migliorarci continuamente e rimanere sempre in contatto con la società. Insomma il PD del Molise deve tornare a fare politica, mettendo da parte inutili personalismi, deve sostenere le proprie amministrazioni, ma deve soprattutto fare un’opposizione netta al centro destra molisano, un’opposizione chiara e forte, che ribatta colpo su colpo e che faccia vedere con forza che noi siamo davvero diversi dalla destra nelle politiche quotidiane come nella proposta, senza lasciare solo nessuno in una battaglia impari, ad ogni livello.

L’unica cifra distintiva che deve distinguere chi è dentro da chi si pone al di fuori del progetto politico del PD deve essere la passione quotidiana con cui si combatte per una società più giusta per tutti, la passione e l’onestà con cui si amministra, così come la determinazione con cui si fa opposizione, la passione con cui ogni giorno si cerca di propugnare le proprie idee di giustizia sociale, di laicità, di difesa del diritti costituzionali e di pari opportunità, senza stare a pensare alle vecchie appartenenze o alle tensioni personali.

Dobbiamo tutti tornare a sognare un Molise migliore. Nel PD non deve esserci spazio per chi vuole solo rendite personali, e per chi intende la politica come becera spartizione del potere e delle poltrone. Il PD del Molise deve assumere una linea chiara e limpida, che segni un solco tra noi e il centro destra, con la pretesa di non dover trattenere nessuno dal trovare casa altrove. Questo non è piacere di critica fine a se stesso, lo diciamo perché il risultato delle elezioni ci ha fatto male, lo diciamo perché crediamo nel progetto del Partito Democratico e vorremmo che anche i cittadini molisani ed italiani iniziassero a crederci davvero.

La Federazione di Campobasso
dei Giovani Democratici
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