CAMPOBASSO _ Il seminario svoltosi oggi pomeriggio alle 16.30 presso l’Arcidiocesi di Campobasso-Boiano promosso dal Movimento dei Cristiano Sociali assume un rilievo straordinario per il tema affrontato e l’autorevolezza dei relatori. Il Documento adottato il 22 febbraio scorso dalla Conferenza Episcopale Italia denominato “ Per un Paese Solidale. Chiesa e Mezzogiorno” rappresenta uno dei rari testi che esamina in modo approfondito le ragioni strutturali del divario tra Nord e Sud. Ci apprestiamo a festeggiare nel 2011 i 150 anni dell’Unità d’Italia in una cornice sociale ed economica che vede irrisolta la “ Questione Meridionale “.

Al contrario crescono le differenze in termini di servizi pubblici, infrastrutture, livelli di reddito e tassi d’occupazione. Mons. Bregantini che ha materialmente contribuito alla stesura del documento della C.E.I. ne illustrerà i tratti salienti ed il Prof. Luigi Picardi inquadrerà il tema del rapporto della Chiesa sul sottosviluppo del Mezzogiorno nella sua evoluzione storica. Interverranno inoltre Giulia D’Ambrosio per i Cristiano Sociali del Molise, il Presidente dell’Associazione Industriali Michele Scasserra e il Coordinatore Nazionale del Movimento On. Mimmo Lucà dell’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati. C’è necessità di alzare i toni del confronto istituzionale e sociale con un’azione di stimolo culturale alto che il seminario dei Cristiano Sociali può agevolare.

La stretta attualità di questi giorni con i tagli nella sanità e nella scuola si inserisce nel nuovo rapporto tra Nord e Sud che tiene sempre meno in considerazione l’idea di un unico Paese, coeso e solidale. D’altro canto le inadeguatezze delle classi dirigenti meridionali alimentano i localismi e gli egoismi delle aree più ricche in un circuito negativo che colpisce e marginalizza i più deboli. Reagire a questa spirale è un dovere. Confrontarsi tra tutte le rappresentanze sociali è un’opportunità. Dotarsi di una proposta di lungo respiro è un obbligo. Partecipare al dibattito nazionale con spunti autorevoli del nostro territorio ci aiuta a superare contrapposizioni preconcette e agevola una proficua collaborazione di tutte le istituzioni e le forze economiche locali.

Michele Petraroia

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