TERMOLI – Radioattività tre volte superiore ai limiti di legge in 4 scuole del Molise. Tra Termoli, Campobasso e Isernia il radon è sopra i limiti di guardia. A scoprirlo, l’Arpa Molise a conclusione di un primo monitoraggio ambientale degli edifici didattici pubblici. Lo screening è stato condotto contemporaneamente a Termoli, lungo la fascia costiera, in alto Molise e nel capoluogo campobassano. In 4 scuole le concentrazioni del gas sono risultate tre e anche quattro volte superiori le soglie tollerate dalle leggi italiane. Nel primo circolo didattico di Termoli, in via Tremiti, è stato accertato un dato di 1.653 becquerel per metro cubo.

Il limite massimo consentito è di 500 becquerel per metro cubo. I dosimetri installati a novembre 2012 hanno dato i primi esiti lo scorso mese aprile ma solo a settembre si è deciso di trasferire i bimbi, a inizio dell’anno scolastico pur conoscendo i dati già mesi prima. Sulla stessa linea anche Campobasso. Nel terzo circolo didattico Giovanni Paolo II, in contrada Casale Mascione, la concentrazione di radon si attesta a 835 bq/mcubo e nell’istituto comprensivo Colozza di Piazza Rogati a 666 bq/mcubo. La situazione più grave è stata scoperta a Isernia, al I Circolo San Giovannni Bosco, con livelli di radon altissimi: 2.043 bq/mcubo. Qui i dosimetri sono stati installati il 31 ottobre 2012 fino al maggio scorso. La strumentazione resterà posizionata ancora per tuto ottobre fino al prossimo novembre per gli esiti definitivi. Intanto, in base al monitoraggio parziale le amministrazioni comunali, informate dei livelli di gas naturale negli ambienti frequentati da bimbi, sono corse ai ripari. E anche in fretta.

A chiedere con veemenenza i controlli e provvedimenti urgenti nell’ambito di un progetto c partito con molto ritardo in regione, l’associazione “La Giusta scuola” di Termoli che, a gran voce, ha sollevato un vero e proprio polverone in città costringendo Comune, Asrem e agenzia regionale per l’ambiente a mettere in atto le verifiche. Il radon è un gas molto pesante, pericoloso per la salute umana se inalato, naturamente radioattivo. Uno dei principali fattori di rischio di tale sostanza è legato al suo accumulo all’interno di abitazioni o scuole. In tal caso, così come riscontrato in ambito scientifico, è una delle principali cause di tumore al polmone. A temperatura e pressione standard è inodore e incolore per cui per poterne rilevare la presenza è necessario installare dei misuratori per un lungo periodo. «Quando si supera il livello 500 Bq/metrocubo bisogna comunicarlo immediatamente all’ente proprietario per attivare subito una bonifica – ha spiegato Maria Assunta Mariani, presidente de La Giusta scuola -. Il dirigente scolastico, in questo caso specifico, ha l’obbligo di avvisare il Comune e procedere tempestivamente. Il radon dovrà essere aspirato. I dosimetri devono essere posizionati in quei locali maggiormente utilizzati dai bimbi ed essere lasciati per un anno».

La Mariani non fa mistero del grosso ritardo del Molise su una questione di prioritaria importanza per la salute dei più piccoli. «A Termoli sapevano da mesi che in via Tremiti i livelli di radon erano superiori a quelli consentiti, addirittura già da aprile ma solo a settembre sono stati presi provvedimenti. Mi chiedo perchè». Secondo La Giusta Scuola, dall’elenco fornito dall’Arpa Molise, mancherebbe un istituto della città adriatica. A scoprirlo sempre l’associazione che raggruppa i genitori degli alunni che ha subito messo in atto una serie di iniziative anche all’Asrem per procedere con le verifiche anche in quest’edificio, situato nella periferia di Termoli.

“Non solo siamo partiti dopo altre regioni ma facciamo le cose a spizzichi – ha proseguito la Mariani -, così non si va da nessuna parte. Abbiamo chiesto e ottenuto che tutte le scuole comunali avessero i misuratori di radon e ci siamo riusciti”.

Vicini al limite dei 500 bq/mcubo ci sono altre scuole del Molise. Con 457 bq/mcubo c’è l’Istituto Colozza a Campobasso; con 409 bq/mcubo spicca il Giovanni XXIII di Corso Garibaldi a Isernia; a 386 bq/mcubo la scuola d’infanzia di via Volturno a Termoli, 382 bq/mcubo l’asilo Ignazio Silone di Isernia. Dallo screening mancano i dati di diversi edifici frequentati da piccoli alunni soprattutto su Campobasso e Termoli. Le attenzioni sono massime soprattutto da parte delle associazioni. “Non ci faremo trovare impreparati perchè la salute dei bimbi è al primo posto”, ha concluso la Mariani.

Articolo precedenteViolenta e terrorizza ex, torna libero ma dovrà restare lontano da moglie
Articolo successivoUdienza Open Gates rinviata. Aceto in trasferimento in Corte Cassazione a Roma
Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa