CAMPOBASSO _ Apprendiamo con una certa preoccupazione di deliranti dichiarazioni a mezzo stampa di un rappresentante di una sedicente associazione denominata “Volontari della sicurezza sannita nel Molise”, che vorrebbe organizzare ronde nel Basso Molise per tutelare non si capisce bene quale patrimonio e con quali mezzi, con tanto di proclami di stampo razzistico e xenofobo. Come era prevedibile, con l’approvazione del Pacchetto Sicurezza da parte di questo Governo -provvedimento indegno per un Paese civile e in contrasto coi nostri valori costituzionali- emergono tutta una serie di contraddizioni e di devianze, in primis, l’odiosa equazione immigrato/diverso uguale delinquente. Con l’introduzione del reato di “immigrazione clandestina”, infatti, si trasforma un fenomeno sociale quale l’immigrazione in un fenomeno criminale, togliendo agli immigrati tutta una serie di diritti e ponendoli in una condizione inconstituzionale di “inferiorità”. Giova ricordare che ogni anno in Italia emigrano dal sud verso il nord ben 300 mila italiani (ivi compresi molisani!) e che dunque tanta acredine verso gli immigrati non si giustifica in alcun modo, essendo noi stessi un popolo di migranti, avvinto dai medesimi problemi che attanagliano le popolazioni svantaggiate e povere nel mondo.

Non è certo con lo “squadrismo” -di triste memoria!- che si risolvono eventuali problemi di microcriminalità e che nulla hanno a che vedere con l’immigrazione, per di più, operazioni incontrollate di questo genere oltre ad essere estremamente pericolose per i cittadini stessi, non scalfiscono neanche un po’ le “cupole” delle organizzazioni mafiose che controllano effettivamente tutta la manovalanza malavitosa, a tutti i livelli. La lotta alla delinquenza organizzata non può essere certo arrogata a “polizie parallele” o a personaggi in preda ad esaltazioni da “giustizieri”.

Peraltro, il nostro territorio molisano è assolutamente al di fuori del drammatico quadro dipinto dal presidente di questa sedicente associazione, che pare invece si svegli terrorizzato da qualche incubo! Suggeriamo a costui e ai suoi simpatizzanti di profondere il loro “impegno umanistico” in cose effettivamente utili alla cittadinanza molisana e che non siano la giustizia “fai da te”. Il PRC molisano contrasterà con fermezza e con ogni mezzo questa deriva antidemocratica e questa degenerazione culturale, che porterà sempre più ad additare i più deboli e i più poveri come i colpevoli di ogni cosa.

Non ci sarà mai vera sicurezza senza una politica di coesione e di inclusione sociale e fenomeni incontrollati di questo tipo non possono che fomentare la diffidenza e le distanze tra gli esseri umani ed instillare ancor più nella gente senso di insicurezza e di inquietudine verso i propri simili.

PER LA SEGRETERIA REGIONALE P.R.C. MOLISE
Antonello Manocchio
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