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CAMPOBASSO _ Nonostante le Organizzazioni sindacali di categoria avessero, in più occasioni, apertamente mostrato il proprio dissenso sulla proposta di modifica della legge regionale sul commercio, il Consiglio Regionale del Molise ha espresso parere favorevole sulle ormai famose “52 domeniche aperte”. La UILTuCS Regionale Molise, pertanto, assolutamente concorde con quanto affermato dal Presidente della Confcommercio, Paolo Spina, vuole far riflettere sulle dure conseguenze che porterà una eventuale approvazione delle modifiche alla legge sul commercio. Consentire ad ogni sindaco molisano di disporre l’apertura domenicale e festiva delle attività commerciali di media grandezza significa in primo luogo non tener conto di quella che è la reale esigenza dell’utenza molisana che, di certo, è di gran lunga inferiore rispetto all’offerta proposta dalle aziende medio – grandi. E che dire poi delle piccole strutture commerciali, di certo discriminate e penalizzate rispetto alla distribuzione organizzate e che, se la modifica alla legge sul commercio dovesse passare in Giunta Regionale, sarebbero di fatto costrette a chiudere i battenti?

Quale positivo riscontro potrebbe quindi avere il territorio molisano, di fronte alla chiusura delle piccole imprese commerciali, se non un esponenziale aumento del numero dei disoccupati? E chi si occuperà di risolvere il disagio dei dipendenti della grande distribuzione organizzata e delle loro famiglie, costretti a rinunciare alle occasioni di incontro domenicali, per offrire un servizio non richiesto dai consumatori molisani?

La UILTuCS Regionale Molise chiede fortemente che gli esponenti regionali della politica molisana tornino sui propri passi, nel rispetto del dissenso mostrato dalle Associazioni di categoria e del buon senso che deve permeare ogni scelta politica ed auspica che le modifiche così come approvate dal Consiglio Regionali non diventino mai effettivamente vincolanti. Qualora ciò non dovesse accadere, i lavoratori , unitamente alle associazioni sindacali che li sostengono, scenderanno in piazza per chiedere conto ai politici molisani, loro rappresentanti, il perchè di tali scelte foriere di disagi e di veri e propri danni per una consistente fetta di popolazione.

                                                                                                                                      p.la UILTuCS Molise Pasquale Guarracino

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