CAMPOBASSO _ “Da notizie apparse nei giorni scorsi su alcuni organi di stampa nazionali (Il Mattino) emergerebbero inquietanti interessi della malavita campana nel territorio molisano finalizzati allo smaltimento illegale di rifiuti (pericolosi, tossici, ecc.) provenienti da altre regioni, soprattutto del sud Italia _ è quanto affermato dal consigliere Antonio D’Alete.
Inoltre considerato che dalle stesse inchieste risulterebbe che imprese e uomini collegati al clan dei Casalesi (fino a ieri impegnati nel trasporto di rifiuti tossici alle discariche di Giugliano, Licola, Parete ora sequestrate e inagibili ) “non disdegnano la Provincia di Campobasso dove corteggiano due impianti autorizzati dalla Regione: la discarica di Montagano e il depuratore Cosib di Termoli” (da Il Mattino del 24/10/2010);
Il monitoraggio avviato dalle Procure di Santa Maria Capua Vetere, Larino e Isernia segnala il rischio in Molise di infiltrazioni camorristiche e la presenza di imprenditori del settore; la Dda di Campobasso nel 2008 aveva segnalato che «il Molise è diventato il punto finale di arrivo per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi, dove è facile occultare discariche abusive con la compiacenza di alcuni proprietari corrotti»;
Sulla base di tali scoperte D’Alete chiede di sapere: se tali informazioni siano pervenute al Presidente ed alla Giunta regionale e se corrispondano al vero; quali siano i programmi e le iniziative della Giunta Regionale finalizzati a tutelare la salute pubblica e la sicurezza dei cittadini molisani; quali siano gli atti concreti volti al controllo del territorio al fine di impedire l’infiltrazione in Molise di organizzazioni malavitose, alla verifica della gestione degli impianti citati nelle inchieste giornalistiche e complessivamente le iniziative poste in campo a favore della tutela dell’ambiente, anche per scongiurare il diffondersi di inutili allarmismi tra la popolazione molisana.
