TERMOLI _ E’ notizia di questi giorni la pubblicazione sul sito del Ministero di Grazia e Giustizia dello schema di Decreto Leg.vo recante: “Revisione delle circoscrizioni giudiziarie – uffici dei Giudici di Pace, a norma dell’art. 1, comma 2, della Legge 14.09.2011, n. 148” con il quale vengono dichiarati soppressi gli uffici del Giudice di Pace le cui competenze territoriali vengono attribuite “ope legis” ai corrispondenti uffici territoriali, tra cui quello di Termoli; gli unici uffici del Giudice di Pace che non verranno soppressi saranno quelli ove attualmente hanno sede i circondari di Tribunale e nello specifico Larino, Campobasso e Isernia. La chiusura della sede del Giudice di Pace di Termoli comporterebbe enormi disagi ed aggravio dei costi per l’accesso alla giustizia da parte dei cittadini sia termolesi che residenti nei paesi limitrofi, altresì, l’accesso alla giustizia finirebbe per essere negato ai ceti meno abbienti come pure si renderebbe difficoltoso anche il semplice raggiungimento della sede in considerazione della peculiarità orografica del territorio, della rete viaria insufficiente ed in cattive condizioni e della scarsa presenza di collegamenti adeguati.

A tal motivo, l’avvocato Annibale Ciarniello, quale consigliere del gruppo PDL al Comune di Termoli, su mandato del sindaco Di Brino, il quale più volte si è pronunciato contro la soppressione della sede termolese, ha proposto un incontro per venerdì 20 gennaio, alle ore 17.00, presso la Sala Consiliare dell’Ente, al quale ha invitato il presidente della Regione Molise, Michele Iorio, il presidente della Provincia, Rosario De Matteis, l’assessore alla Programmazione e Bilancio, Gianfranco Vitagliano ed i sindaci del comprensorio, al fine di verificare la possibilità di mettere in atto le attività volte a tutelare il sistema giustizia nel Basso Molise attraverso il mantenimento in vita del Giudice di Pace di Termoli. Nel corso di tale incontro sarà valutata la fattibilità di un’associazione consortile dei Comuni che, sostenendo una spesa esigua, magari con l’aiuto della Regione Molise, potrebbero salvare l’ufficio del Giudice di Pace a Termoli con i conseguenti vantaggi del caso. Si tratterebbe dunque di uno sforzo minimo da parte di tutti i sindaci dei territori del comprensorio nonché della Regione Molise, che permetterebbe così di mantenere un ufficio di cruciale importanza non solo per la sua ubicazione, ma anche e soprattutto per evitare la congestione di Larino, con il conseguente rallentamento di tutti gli iter burocratici; la giustizia italiana ha tempi che necessiterebbero di essere snelliti, e tale proposta viaggia proprio in tale senso.

Il nuovo Decreto, infatti, prevede che entro 60 giorni dalla sua pubblicazione, gli Enti Locali interessati, anche consorziati tra loro, possono richiedere il mantenimento degli uffici del Giudice di Pace tuttora esistenti con competenza sui rispettivi territori di cui è proposta la soppressione, anche tramite eventuale loro accorpamento, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi, ivi incluso il fabbisogno di personale amministrativo che dovrà essere messo a disposizione dagli Enti medesimi con il solo obbligo finanziario da parte del Ministero di procedere alla loro formazione. Entro 12 mesi dalla scadenza del termine anzidetto di giorni 60, il Ministero di Grazia e Giustizia, valutata la rispondenza delle richieste e degli impegni pervenuti, apporta con proprio Decreto la conseguente modifica alla Tabella degli uffici del Giudice di Pace oggetto di soppressione. Qualora l’Ente o gli Enti locali consorziati non rispettino gli impegni presi relativi al personale amministrativo e alle spese, per un periodo superiore a un anno, il relativo ufficio del Giudice di Pace verrà conseguentemente e definitivamente soppresso.

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