TERMOLI _ E’ polemica nell’Asrem per il solo mese di sospensione assegnato dalla Commissione disciplinare dell’Azienda Sanitaria ai 30 dipendenti sospesi dal Gip del Tribunale di Larino per assenteismo a seguito dell’indagine dei Nas di Campobasso.

Oltre ai 2 mesi di interdizione dai pubblici uffici, gli operatori rischiano un ulteriore mese di sospensione come sanzione disciplinare. Secondo testimonianze raccolte si tratta di un provvedimento: “troppo lieve”.

Intanto a partire dai primi di dicembre, a conclusione dei 2 mesi di ‘stop’ del Tribunale, i vertici dell’Aserm ascolteranno i 30 operatori uno ad uno ed al termine degli interrogatori interni si deciderà per l’applicazione della sanzione disciplinare di ulteriori 30 giorni.

Secondo uno dei legali difensori degli assenteisti, l’Asrem non potrà impartire la sanzione disciplinare se prima non effettuerà la convocazione delle parti in causa e sentirà i dipendenti sull’accaduto altrimenti gli stessi potranno decidere un eventuale nuovo ricorso anche, se, vista l’entità della sanzione gli stessi non sembrano interessati a procedere in tal senso.

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11 Commenti

  1. All’indecenza non c’è fine!!!
    C’è poco da dire, in un’azienda privata ci sarebbe stato il licenziamento in tronco.
    Non capisco cosa c’è da difendere, ci sono le immagini che parlano da sole!!! Cosa potranno dire a loro discolpa, “l’ho fatto una volta sola, non avevo capito cosa stavo facendo” e cosi via tradotto in altri termini, qualche legale gli avrà consigliato di indossare il “vestito da fesso” visto che trattasi di soldi pubblici, tutto è concesso. PUZZA DI MARCIO DALLE RADICI CHE SCHIFO!!!

  2. sconcerto
    e la chiamano SANZIONE DISCIPLINARE???? stare a casa, nel mese di dicembre, senza lavorare, con lo stipendiuccio in tasca? mentre “i colleghi ” si sbattono dal proprio ufficio al loro non sapendo nemmeno dove mettere le mani!poco male,tanto gli utenti erano abituati al nulla.

  3. La lieve “sanzione” inflitta dalla commissione disciplinare dell’ASREM a mio avviso è stata decisa tenendo pesente alcuni fattori che vado ad ipotizzare:
    – decisione di chiudere al più presto la partita ed evitare tempi supplementari in cui potevano essere coinvolti altri nomi soprattutto di dirigenti e capi Ufficio;
    – valutazione della situazione in vista dell’imminente campagna elettorale per elezioni nazionali e regionali.
    Mi auguro si sbagliare nel pensare queste cose.
    Una cosa è certa: sicuramente la gente (che paga le tasse ed assicura lo stipendio agli assenteisti) si aspettava non vendetta ma giustizia perchè è inconcepibile che questi dipendenti “infedeli” vengono “puniti” con misura di gran lunga inferiore a quella stabilita dalla Procura.

  4. indecenza
    adesso e’ chiaro perche’la sanita’ nel molise e’ franata, affidata a tali gestori telecomandati dalla politica che hanno portato allo sfascio degli ospedali. Vi rendete conto perche’ esiste e chi premia l’imboscamento del personale. E’ tutto inutile se la giustizia non fa in pieno il proprio dovere e punisce chi non fa funzionare gli ospedali.

  5. Se non lo fate voi ci pensiamo noi
    Con la direttiva del Dipartimento della Funzione Pubblica n. 8 del 6.12.2007 sono stati stabiliti i criteri di valutazione dei comportamenti dei pubblici dipendenti. A tal fine tutte le amministrazioni sono tenute ad inviare all’indirizzo di posta elettronica ispettorato@funzionepubblica.it i dati relativi all’avvio dei procedimenti disciplinari e agli esiti degli stessi

  6. quello che dite è utopia
    la sanità nel molise è fallita proprio perchè l’ispettorato della funzione pubblica ,che invocate, non ha mai fatto nulla nonostante le gesta scellerate fossero sotto gli occhi di tutti suscitando addirittura l’interesse e ilarità degli organi di stampa nazionale. Chi controlla il comportamento dei dirigenti di amministrazioni sanitarie pubbliche , telecomandati come sappiamo dai politicanti,che hanno permesso tale scempio: tuttora nè l’ispettorato della funzione pubblica nè la magistratura, eppure i Nas girano spesso per l’Ospedale, hanno indagato e preso provvedimenti verso i distruttori della sanità molisana.Quello successo a proposito della sanzione disciplinare alla camomilla ne è la più grande dimostrazione. Povero molise in mano a tale gente!