E’ da li, da quell’epicentro simbolico del diritto, che il dibattito si è sviluppato attraverso il pensiero di molti cittadini che hanno espresso liberamente idee sulla Repubblica, sullo Stato, sui diritti e doveri di ogni buon cittadino. Ne è emerso un dibattito dominato da una consapevolezza fuori dal Comune: si è evinto un senso civico difficilmente rintracciabile, un dovere di appartenenza, un rigore morale e materiale nel riconoscere i diritti e doveri previsti dalla Carta. Ad intervenire cittadini e cittadine di fasce d’età e nazionalità diverse. Un percorso solo apparentemente a ritroso, ma in realtà proiettato verso il futuro di tutti. Grande successo quindi, anzi grandissimo per l’idea, per la volontà di realizzarlo e per l’organizzazione che non ha lasciato spazi ad imprevisti.
L’Associazione Italia Civile, appena nata, già sembra costituire un punto di riferimento per quelle comunità che intendono davvero costruire la strada del bene comune attraverso la conoscenza e la messa in pratica delle regole e delle opere.
A contribuire all’organizzazione non trascuriamo una serie di amici che hanno partecipato all’evento e che l’associazione intende pubblicamente ringraziare come: la pizzeria La Quercia, le Cantine Borgo di Colloredo, i supermercti Lo Scrigno Top Di, l’Aia, la ditta Domenico Bagnoli, la comunità marocchina a Termoli. Per quanto riguarda l’allestimento musicale il maestro Savino ed il gruppo I Nevada.
Associazione Italia Civile
