Sting
TERMOLI _ Glielo avevamo chiesto nel precedente articolo apparso su Mytermoli e Sting pare averci accontentato, proponendo al suo pubblico fedelissimo uno splendido album in chiave poliziotta, Symphonicities. Avvalendosi della collaborazione della Royal Philharmonic Concert Orchestra, dei London Players,de The New York Chambert Consort, il pungiglione inglese rivisita mirabilmente con l’ausilio degli strumenti sinfonici il brani piu’ noti del suo repertorio solista e Police,includendo anche qualche rara chicca nota ai più intenditori di musica poliziesca,tipo I Burn for You,bellissima sia nella versione originale che in quella dell’ultimo album,che apre il tour imminente di Sting che verrà anche a Roma a Novembre. Un gradito ritorno quello del nostro mito che ,abbandonati finalmente i panni tetri e intimisti del precedente lavoro torna al rock questa volta sinfonico,una originale sinestesia tra rock pop e musica sinfonica appunto,miscellanea di due diversi generi musicali che come ci dimostra abilmente possono convivere e coesistere amabilmente,basti pensare alla prima song del nuovo album ‘Next to you’.

La canzone la prima in assoluto dei Police degli album ufficlali e cioè di Outlandos d’Amour del 1977 viene reinterpretata rockeggiante e sincopata dall’incedere ritmico piacevole,incalzante e trascinante che incombe su un background azzeccatissimo di fiati e archi…What can I do…All I want is to be next to you…Cosa ci posso fare…tutto quello che voglio è stare vicino  a te…la canzone,manco a dirlo,è anche l’ultima a chiudere il live della reiunion dei Police e il cd Certifiable,quasi a riannodare le fila del presente,passato e futuro dei Police e Sting. Un ritorno alla Police dunque graditissimo di Sting che non potra’ non riscuotere uno straordinario successo presso i suoi fedelissimi fans in tutto il mondo, ovviamente rivisitato alla luce dei progressi musicali della star, della contaminazione dei generi,della fusion e delle sinestesie più ardite non solo di Mr Gordon Matthew Sumner ma anche degli altri due, Copeland e Summer, veri geni della musica di ogni tempo.

Symponicities, quasi a rimarcare il suo essere anello di congiunzione con i Police strizza l’occhio già nel titolo alla polizia inglese ricordandoci per assonanza l’album del 1983 Synchronicity, Sting d’altronde è sempre erudito ed arguto già nei titoli degli album vedi tutti quelli fin qui usciti che hanno già nel nome tutta l’essenza esistenzial-filosofica del gruppo e dei concetti profondissimi portati avanti,del tipo di Jung e Nobokov.

Sting è sempre Sting e nell’ultimo lavoro ci pare finalmente in gran forma dunque il tour ce lo immaginiamo grandioso alla luce di questo rinnovamento musicale ed esistenziale,ci riproporra’ sicuramente le hits del repertorio Police che ha continuato negli anni a portare avanti in tutti i tour,consapevole del loro potere sui fans assetatati di Police. Altra splendida song dell’album  ‘Englishman in New York’ e la meravigliosa ‘Every little thing she does is magic’ed anche ‘We work the back seam’ di The Dream of the blues turtles del 1985,primo album solista del nostro eroe. Ed ora non resta che tuffarci nella musica di Sting,tornato da lassù per unirsi a noi mortali che lo vogliamo anche semplice,rock,poliziotto come non mai!!Bravo Sting! Continua così!!

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