TERMOLI _E’ ormai terminata la rotatoria principale di Termoli, situata all’altezza del crocevia tra via Corsica e via del Molinello. La rotonda, fino a qualche mese addietro coperta di pietre di Matera e costellata di cactus alcuni dei quali secchi, è ora stata completamente rinnovata.
L’assessore comunale ai lavori pubblici Luigi Turdò ha voluto eliminare i massi e le piante grasse preferendo un intervento più completo sulla rotonda del crocevia più trafficato della città in quanto è considerato una
L’assessore comunale ai lavori pubblici Luigi Turdò ha voluto eliminare i massi e le piante grasse preferendo un intervento più completo sulla rotonda del crocevia più trafficato della città in quanto è considerato una
sorta di “biglietto da visita” di Termoli per coloro che arrivano dalle due opposte direzioni Campobasso e Vasto.
L’attuale configurazione: una rosa dei venti tra il prato verde è più vicina a quella che è la realtà locale rispetto al tipico “paesaggio desertico” messicano prediletto dalla scorsa amministrazione.
è una pena sta rotonda!, ma chi l’ha disegnata giotto? o giottermol?
a me non dispiace. meglio di prime ci è
se son Cactus….? Ma se son Rose… Fioriranno!
A social … Quella di prima invece era la brutta ed incopiuta copia di un murales di Diego Rivera (noto pittore messicano)
All’ordine del giorno la discussione sulla rotonda con o senza i cactus. Nessuno più parla del licenziamento Fiat e del corteo di solidarietà all’interessato fatto per le vie di Termoli. Sicuramente quella manifestazione è stato un flop se è vero che vi parteciparono circa 200 persone.Se calcoliamo che un quarto di partecipanti (circa 40) sono i napoletani di Pomigliano d’arco, aggiungiamo l’interessato, i familiari, lo Zio Stefano,altri parenti ed amici, i tre consiglieri regionali di centro SX che hanno aperto la campagna elettorale per le elezioni regionali, qualche consigliere comunale termolese di minoranza, i tesserati dello Slai-Cobas del Molise e di Melfi…arriviamo a duecento. Penso proprio che sia stato un flop, ma la cosa grave è che nessuno parla più a favore del licenziato.Il motivo di disinteresse per questo fatto, a mio avviso, scaturisce dalla riflessione della gente normale che non nega solidarietà umana al padre di famiglia licenziato ma pensa che serve il rispetto delle regole. Prima i doveri e poi i diritti. Se la Fiat ha sbagliato è giusto, anzi giustissimo che paghi…comunque il Giudice del lavoro darà ragione a chi se la merita. Ad ogni modo adesso c’è un padre di famiglia senza stipendio che anticipa soldi e corre dietro gli avvocati per recuperare le proprie ragioni…