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Video intervista.
LARINO _ Procedimento Black Hole: dopo il trasferimento degli atti presso il Tribunale di Bari, si aprono nuovi scenari. Numerose potrebbero essere le novità. “La prima ipotesi è che la Procura possa fare ricorso in Corte di Cassazione avverso la decisione del Gup del Tribunale Aceto _ ha dichiarato il penalista Antonio De Michele _, un’altra ipotesi è che qualcuno dei difensori proponga lui l’azione legale davanti ai giudici di Roma chiedendo eventualmente che le posizioni potrebbero essere divesificate ovvero la posizione dell’avvocato Romanazzi potrebbe restare a Bari mentre si potrebbero determinare diverse compentenze per gli altri personaggi. Altra ipotesi è che nessuno sollevi eccezioni di questo tipo e, che, a questo punto sarà la Procura di Bari a valutare l’intero carteggio processuale. Gli inquirenti pugliesi potrebbero chiedere il rinvio a giudizio per gli stessi reati individuati dalla Procura di Larino agli indagati oppure stabilire altrimenti ovvero chiedere il processo per alcuni ed archiviare gli altri”.

Dunque un ventaglio di ipotesi sono tuttora aperte e pendono sul fascicolo “Black Hole” primo e secondo capitolo. Per quanto concerne, invece, le posizioni delle 4 persone tra cui l’ex manager dell’Asrem di Termoli-Larino Mario Verrecchia saranno

giudicati dal Tribunale di Larino in quanto stralciati dal fascicolo principale vista la natura di reati minori. In ogni caso i quattro potrebbero seguire strade diverse ma la loro posizione non dovrebbe prolungarsi oltre la primaverà del 2010. “I tempi si allungherebbero notevolmente se dovesse essere prop osto dalla Procura della Repubblica di Larino il ricorso in Corte di Cassazione _ ha proseguito ancora De Michele _ in quanto ci sarebbe questo passaggio necessario dei giudici di Roma sulla competenza ed a conclusione di una loro analisi dovrebbe essere resa nota la decisione sulla competenza. Prima della prossima primavera non si definirebbe nulla e, per tale motivo, la Procura potrebbe non scegliere di presentare l’azione legale”.

Per quanto concerne gli indagati, il trasferimento a Bari implica un aumento delle spese processuali per cui non tutti hanno espresso soddisfazione per tale ipotesi. “Questa situazione diventa più onerosa da un punto di vista economico _ ha concluso De Michele _ per cui se da un lato c’è soddisfazione, dall’altro c’è preoccupazione. In ogni caso un dato è emerso chiaramente: la Procura di Larino non è risultata competente per le indagini su questo caso”.

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