TERMOLI – Hanno atteso oltre 7 anni i 106 imputati della mega inchiesta “Black-Hole l’udienza preliminare davanti al Gup. Ora, finalmente, dal Giudice è arrivata la fissazione della “seduta”, fissata per martedì 23 settembre. Dopo anni di rinvii, questa potrebbe essere quella buona. Il nuovo giudice, che sostituisce la collega trasferita, Susanna Di Felice, ha tutte le intenzioni di tenere l’udienza preliminare. Sono 106 gli indagati per i quali e’ stato chiesto il rinvio a giudizio, chiamati a rispondere a vario titolo di 116 capi di imputazione, tra i quali associazione a delinquere, concussione, truffa, peculato, pratica illegale di aborti, assunzioni truccate, tangenti, finanziamenti illeciti.

L’indagine tra il 2006 e 2007 provocò un terremoto giudiziario nella regione a seguito dell’iscrizione sul registro degli indagati di amministratori dall’epoca sia di Termoli che della Regione Molise insieme a primari, medici, infermieri ed imprenditori.

Dopo un ilunghissimo iter, gli atti dell’indagine furono trasferiti nel 2009 dalla Procura di Larino a quella di Bari, perche’ tra le persone coinvolte c’era anche un legale che aveva avuto incarichi nel Tribunale frentano. La mancata nomina di un nuovo giudice a seguito del trasferimento del gup Susanna Di Felice ha determinato una serie di slittamenti del procedimento penale e le polemiche dei difensori degli imputanti intenzionati a chiarire da anni la loro posizione.

In particolare su alcuni capi di imputazione pende il rischio di prescrizione. Alcuni dei 106 coinvolti hanno intenzione di rinunciarci perchè convinti della loro estraneità alle accuse loro mosse dalla Procura frentana ed anche per poter uscire dal procedimento giudiziario senza dubbi sul loro operato.

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