TERMOLI _ Assistendo all’ultima riunione degli avvocati di Larino mi è capitato di riflettere su come anche da avvenimenti tutto sommato secondari della nostra società possano trarsi favolosi spunti di stupore e grottesca ilarità. In quell’assise il Presidente del consiglio dell’ordine, partendo dagli atavici e conclamati disservizi della Giustizia, è tornato a riproporre, per l’ennesima volta e con la solita litania, il suo punto di vista sul problema delle strutture giudiziarie del basso Molise ed in particolare di Termoli. La variante di quest’ultima uscita, che sa tanto di assist elettorale, è dovuta al fatto che il nostro Presidente con sorprendente fermezza ha inteso riversare ogni responsabilità dei disagi degli avvocati termolesi solo ed esclusivamente sull’ultima amministrazione comunale. Infatti, l’Avv. De Michele la accusa di essersi disinteressata delle strutture giudiziali nonostante facessero parte del consiglio comunale ben tredici avvocati tra maggioranza ed opposizione.
L’illustre relatore non ha potuto però esimersi dal rilevare, pochi passaggi dopo, che in realtà l’amministrazione Greco avesse previsto appositi stanziamenti in bilancio dedicati alla soluzione di questo annoso problema. Questa parte dell’analisi suscitava il mio ingenuo stupore per il suo sapore grottesco: possibile che tutte le deficienze i disservizi ecc.., ora anche quelli della giustizia nostrana, siano da imputarsi ai tre anni di gestione dell’amministrazione Greco ? Ma sarà proprio vero che in così poco tempo quest’uomo dalla mite apparenza, col suo fare o non fare abbia distrutto quel paradiso terrestre che un tempo era Termoli ?

Possibile che nessuna responsabilità possa essere attribuita all’Ordine degli avvocati locali ed alla sua dirigenza che continua a sostenere una politica di dispersione sul territorio delle sedi giudiziarie, senza tenere conto dello sperpero di denaro e di tempo che contrastano con l’efficienza della Giustizia? Davvero nessuno si è accorto che la compagine governativa ha già esaminato una proposta di legge di riforma della giustizia che riduce drasticamente il numero di tribunali riparametrando le sedi al numero degli abitanti? Dopo queste ultime riflessioni, tra i tanti dubbi ho una certezza in più: alla falsa e sterile retorica di categoria, sicuramente prediligo le mille incomprensioni e le leali battaglie politiche cui ho avuto l’onore di confrontarmi e volte anche di contrappormi con il Sig. Vincenzo Greco.

Avv. Simone Coscia

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3 Commenti

  1. sei proprio triste…. sta zitto che è meglio, potevi parlare ed assumere posizioni forti, quando eri in consiglio e non lo hai fatto!per la poltrona e per il posto di difensore civico (si dice vero?), adesso che vuoi ?che la gente torni a votarti!, ma vatte va , che è meglio, meglio di te catterino! 100 volte, va va!