TERMOLI – Chiesto il proscioglimento di Antonio Del Torto, ex presidente del Consorzio industriale Valle Biferno arrestato nell’ambito dell’operazione del Noe di Campobasso “Open Gates” e di Michele Iorio, ex presidente della Regione Molise indagato nella stessa indagine e presentate Eccezioni sull’inutilizzabilità delle intercettazioni telefoniche. Queste le richieste dal “pool” difensivo a conclusione dell’udienza preliminare di ieri davanti al Gup del Tribunale di Campobasso scaturita dall’indagine della Procura di Larino “Open Gates” che vide coinvolto Antonio Del Torto, finito in carcere nel blitz dei Carabinieri che portò a dicembre del 2010 alla luce un traffico illegale di rifiuti provenienti da fuori regione e smaltiti nel depuratore Coniv di Montenero di Bisaccia.

Il procedimento, trasferito dal foro di Larino al capoluogo, vede coinvolti personaggi noti del Molise come Del Torto, dirigenti della Regione Molise e della Provincia di Campobasso, agricoltori, tecnici, in tutto una quindicina di persone. Sul loro capo pendono le accuse di abuso d’ufficio, falso e reati contro l’ambiente. Un trocone del procedimento che fa riferimento ad un filone d’indagine secondario riguardante i rapporti tra l’ex Presidente del Cosib e l’ex consigliere regionale di Forza Italia, Francesco Di Falco per le presunte pressioni sull’allora consigliere comunale di maggioranza di Termoli Ettore Fabrizio, è rimasto al Tribunale di Larino.

Il Gup campobassano ha fissato per il 19 luglio la decisione sul rinvio a giudizio o meno degli imputati. Secondo la difesa, la tipologia di reato dei quali sono accusati gli imputati non prevede l’utilizzo delle intercettazioni telefoniche per tale motivo è stata avanzata l’inutilizzabilità. Il penalista Domenico Bruno, difensore di Del Torto, principale imputato del procedimento giudiziario, ha chiesto il proscioglimento del suo assistito. Stessa richiesta anche per Iorio e gli altri coinvolti.

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