TERMOLI _ Come già annunciato dall’on. Anita Di Giuseppe continua l’impegno dell’Italia dei Valori nei confronti del comparto della pesca. L’idv ha infatti presentato, unitamente al Partito Democratico, una risoluzione sul tema in Commissione Agricoltura affinchè il Governo si faccia carico dell’emergenza e del rilancio del settore. “Le marinerie erano già in forti difficoltà – dichiara l’on. Di Giuseppe – ora, con l’entrata in vigore dal 1° Giugno delle nuove norme comunitarie sulla pesca nel Mediterraneo, hanno subito un nuovo colpo. Occorre agire con grande senso di responsabilità ed offrire soluzioni”.

Il 1° giugno sono scadute le deroghe contenute nel regolamento CE 1967/2006 sulla pesca nel Mediterraneo, relativamente all’ampiezza delle maglie del sacco delle reti a strascico ed ai valori minimi di distanza dalla costa per l’operatività delle imbarcazioni che utilizzano reti trainate e per le draghe idrauliche. Queste disposizioni stanno suscitando moti di protesta in tutte le marinerie, soprattutto italiane e greche. Il regolamento infatti si innesta su una profonda crisi del settore già in sofferenza per il calo degli addetti e per la costante riduzione delle catture da una parte e dall’altra per un calo consistente dei redditi, l’incremento dei prezzi del carburante e quindi l’innalzamento dei costi di produzione. “La strada delle deroghe insiste l’on. Di Giuseppe – non è più praticabile e anche il Ministro ne è consapevole. Il commissario europeo per la pesca, Maria Danamaki, ha ribadito più volte la volontà di non concedere ulteriori deroghe asserendo che, contemporaneamente , veglierà sulla rigorosa attuazione del regolamento per il Mediterraneo.

La soluzione ai problemi della pesca deve passare obbligatoriamente attraverso il Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea. Per questo la commissione agricoltura ha impegnato il Governo ad adottare ogni iniziativa necessaria per esercitare un’azione di pressione nei confronti della Commissione Europea, per operare una revisione della normativa in tempi anticipati rispetto a quelli previsti per il 2012, cogliendo anche l’occasione offerta in tal senso dalla riforma della PCP, Politica Comune sulla Pesca. In particolare la Commissione ha chiesto al Governo di provvedere ad una rapida attuazione di un fermo pesca straordinario che contribuisca alla gestione della fine delle deroghe e l’introduzione delle nuove maglie.

Tra le richieste anche quella di equiparazione dell’imprenditore ittico con quello agricolo, misure di agevolazione fiscale e previdenziale , incremento dei fondi finalizzati alla prosecuzione della cassa integrazione in deroga fino al 31 dicembre 2011, in attesa di rendere tale istituto un ammortizzatore sociale ordinario, accelerazione del varo di un programma triennale che preveda un piano di salvataggio per il piccolo strascico costiero e la creazione di un Fondo o Agenzia per lo sviluppo e l’innovazione dell’imprenditoria ittica. La Commissione ha poi proposto l’apertura di un negoziato con Eni – Agip per la riedizione della campagna di acquisti prodotti petroliferi scontati e l’utilizzo delle specifiche risorse del Fondo europeo della Pesca per sostenere l’adeguamento delle reti, disponendo la riapertura dei termini per la scelta delle maglie da utilizzare.

Idv Molise

Articolo precedenteLa minoranza di centro sinistra convoca conferenza su avvicendamento segretario comunale
Articolo successivoSolidarietà a Petrosino da parte del Comitato La Società degli Ignoranti