LARINO _ Una mozione alla Commissione europea da presentare in Parlamento la prossima settimana per l’istituzione di un anno europeo contro la violenza sulle donne. E’ la proposta lanciata dal Deputato molisano Sabrina De Camillis, ieri pomeriggio, nel corso del convegno di Bari dal tema “La Tutela della Donna vulnerabile” a cui ha partecipato come relatrice nell’ambito della Giornata internazionale della Violenza contro le donne. La De Camillis ha sottolineato come ancora oggi una donna su tre in Italia è vittima di una violenza o di un tentativo e che sulla problematica resta ancora molto da fare.

Fino ad oggi non si è fatto molto – ha commentato la Parlamentare -, le violenze contro le donne fanno parte della cronaca quotidiana oramai. I numeri ci dicono che siamo in una situazione pesante, non positiva. Quanto accade alle donne nel nostro Paese non è solo violenza fisica ma anche psicologica, economico-finanziaria e lavorativa. C’è da lavorare ancora molto come ha fatto Mara Carfagna riuscita da Ministro a fare diventare legge la norma contro lo stalking. A mio avviso è prioritario far acquisire in ognuno di noi la consapevolezza della gravità del fenomeno. Le responsabilità in questo senso ci sono a tutti i livelli. Un esempio: oggi gli organi di stampa nazionali non hanno dato ampia rilevanza alla sensibilizzazione su tali problematiche”. (Nella foto si raffigura l’opera d’arte dell’artista barese Antonini nella Sala Murat di Bari in occasione del convegno sulla tutela delle donne)

Per la De Camillis la discriminazione è anche nelle cure mediche. “Spesso le donne vengono discriminate nelle cure sanitarie – ha proseguito il Deputato – ed è un dato scientificamente provato. Un medico non riesce a pesare allo stesso modo i sintomi di patologie nell’uomo e nella donna. Un dolore al petto nell’uomo determina accertamenti mirati ed approfonditi al cuore, nella donna invece viene sottovalutato”.

Proprio per tale motivo si è costituito alla Camera dei Deputati l’Intergruppo sulla Medicina di Genere di cui Sabrina De Camillis è responsabile. “L’Intergruppo si è costituito perché ci si è resi conto che non si riusciva ad ottenere un interesse rispetto alla Medicina di genere mentre attraverso l’Intergruppo intendiamo intervenire all’interno del Nuovo Piano sanitario nazionale per avere l’obbligatorietà dell’approccio di genere nella diagnosi e nella cura”. Secondo la De Camillis è necessario agire anche in ambito culturale con una specifica sensibilizzazione nelle scuole dei più piccoli, insegnare loro l’amor proprio ed il rispetto di se stessi.

Articolo precedenteRaffica di denunce dei Carabinieri a Lucito, Rotello e Campobasso
Articolo successivoA Mafalda foglio di via dei Cc per 2 polacchi dimoranti a Termoli