ci vediamo costretti a manifestarLe tutta la nostra preoccupazione riguardo al sistema sanitario della nostra regione Molise che sta inesorabilmente scivolando verso il baratro. Apprendiamo dai giornali dei continui moniti inviati da Lei e dal Presidente Berlusconi al Governatore Iorio per sollecitarlo ad avviare un’opera di razionalizzazione e contenimento della spesa nella nostra sanità pubblica e non nascondiamo il nostro sconcerto poiché è incomprensibile come si possa affidare un simile compito all’autore principe di una gestione scandalosa di questo settore, come pure di altri.
Ancor di più ci amareggia il dover constatare che l’attenzione del suo Governo è rivolta solo agli aspetti meramente economici e non già alle modalità con cui il Presidente della nostra regione, nonché assessore ad interim alla sanità, intenda procedere per dare soluzione ai problemi.
Questa libertà d’azione concessa immeritatamente, sta implicando e continuerà ad implicare per i molisani solo un aggravio fiscale ed un irrazionale taglio dei servizi a beneficio ancora una volta di tutte quelle sacche di sprechi e di posizioni di privilegio (vedi primariati doppioni e triploni in uno stesso ospedale) che costituiscono quella insulsa palude in cui certa politica pesca il proprio consenso. Risulta così che in molti casi le posizioni di vertice continuino ad essere occupate da incompetenti mentre coloro i quali hanno professionalità e passione per il proprio lavoro finiscono per essere frustrati e demotivati.
Questo, purtroppo, è il cancro che colpisce quasi tutta la Pubblica Amministrazione, in particolare nel Mezzogiorno, e che impedisce lo sviluppo dell’intero nostro Paese. Quando, poi, si annida nella sanità, danneggia i cittadini non soltanto sotto l’aspetto economico, ma intacca il loro bene più prezioso: la salute. Un aspetto, questo, ben noto anche al suo collega Giulio Tremonti che, in occasione della festa della Guardia di Finanza, ha appunto sottolineato come la sanità nel Meridione costi molto di più e non vale neppure la metà di quella offerta nelle regioni del Nord Italia.
Vogliamo perciò denunciare con forza come le due strutture ospedaliere, fino ad alcuni mesi fa, più virtuose della nostra regione ubicate entrambe nel “Basso Molise”, in particolare l’ospedale “G. Vietri” di Larino, siano state oggetto di tali e tanti tagli da rendere ormai quasi impossibile garantire i livelli essenziali di assistenza ai cittadini residenti in un territorio peraltro già fortemente provato dal sisma del 2002.
E’ di questi giorni, purtroppo, la notizia della morte di un anziano uomo deceduto a seguito di un banale intervento oculistico che forse avrebbe potuto essere salvato se solo la sala di rianimazione, attrezzata ma chiusa, fosse stata attivata come noi del Comitato per la difesa dell’Ospedale Vietri di Larino chiediamo a gran voce da mesi. Le nostre richieste sono cadute nel vuoto, nel vuoto di una politica totalmente incapace di porre rimedio al male che ha fatto. Le chiediamo, pertanto, signor Ministro di commissariare al più presto il nostro sistema sanitario regionale con la preghiera di volerci affidare a persona di alta professionalità e competenza, che non sia il solito burattino nelle mani del “puparo”, ma abbia gli attributi per smantellare quello che ormai è diventato solo il “Sancta Sanctorum” del malaffare.
Il Comitato per la difesa dell’Ospedale Vietri di Larino