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TERMOLI _ La stampa di oggi ha dato ampio risalto a due notizie che mi sembrano non solo cronologicamente collegate, ma anche politicamente diffuse con sospetta coincidenza. Mi riferisco all’intervento sulla cd. “costituente di Centro” propugnata dal cons. reg.le Scarabeo ed alla dichiarazione del commissario reg.le dell’UDC che ha “anticipato” l’arrivo nel partito dell’on. Casini in Molise di “ una lunga serie di adesioni di personaggi politici”, al punto da avvertire la necessita’ di organizzare “ …un evento con l’area isernina!”. Solo cultura dell’accoglienza? Certamente no. Allora proviamo ad avanzare una ipotesi. Nella sua esternazione alla stampa il cons. Scarabeo individua la “costituente di centro” come “…il primo passo verso quella che appare una esigenza ben precisa:creare una alternativa credibile al bipartitismo esasperato voluto sia dal PD che dal PDL”… “Dar vita dunque ad un centro forte” ,questo l’imperativo categorico, secondo Scarabeo.

Se si considera che il passaggio dal centro sinistra ( ove egli e’ stato eletto) al centro destra e’ stato sponsorizzato personalmente dal Presidente Iorio, analogamente a quello del cons. Nicola Cavaliere, di Francesco Di Falco e di altri a vario livello e si tiene conto che nessuno di questi ha mai aderito al PDL o a formazioni politiche del centro destra, dichiarandosi enfaticamente “vicini” solo al Presidente, allora non si comprende o si comprende troppo bene, quale sia il vero disegno sotteso a quelle esternazioni e chi ne e’ il regista piu’ o meno occulto. E questo “cattivo pensiero” si fa tanto piu’ concreto se si considera che dopo le elezioni europee del giugno scorso sono emerse fibrillazioni, prese di distanza, segnali di indebolimento del quadro politico regionale che hanno trovato eco anche sulla grande stampa nazionale.

E’ presumibile che anche la “profezia” del commissario dell’UDC Velardi si inquadri in questo piu’ articolato disegno. Allora non resta che chiedersi: ma nel Molise si vuole davvero costruire quel partito plurale ipotizzato dal Presidente Berlusconi e con esso una classe dirigente degna finalmente di questo nome, o, ancora una volta, ci si vuole abbandonare a tentazioni terzopoliste ed a percorsi tanto confusi e laceranti quanto improbabili, che comunque non ci porterebbero da nessuna parte? Una cosa e’ certa: la questione va chiarita senza ulteriori indugi . Si dica ai molisani la verita’,affinche’ siano essi a scegliere il percorso. Altrimenti saranno comunque loro a “commissariare” e stavolta definitivamente, questa martoriata Regione.

                                                                                                                                         Avv.Oreste Campopiano
                                                                                                                                    Segr.Reg. N.PSI – PDL Molise