CASACALENDA _ Tra le attività permanenti nell’ambito delle giornate di apertura al pubblico dell’Istituto Omnicomprensivo diretto dal Preside Antonio Vesce è stato programmato un incontro importantissimo relativo allo studio della lingua internazionale Esperanto.

Gli ospiti , esperantisti con lunga e provata esperienza nel campo della diffusione della lingua internazionale , saranno il professore Renato Corsetti, presidente della Federazione Esperantista Italiana, autore di varie pubblicazioni di esperantologia e corsi di lingua e Carlo Sarandrea, speaker di Radio Vaticana in lingua esperanto. L’esperanto sarà “presentato” da un punto di vista storico- liguistico , ma anche sociale per le possibilità che i giovani hanno di partecipare ad incontri, congressi internazionali e viaggi in tutti i continenti.

Attraverso l’esperanto gli alunni si educano al rispetto e alla valorizzzione di tutte le culture, escudendo qualsiasi forma di discriminazione e costruire basi di uguglianza, pace e di buoni rapporti fra i popoli. La neutralità dell’esperanto esclude qualsiasi riferimento a questioni di carattere politico o religioso, esso possiede tale idea intrinseca fin dal 1887 , anno ufficiale della sua pianificazione da parte del medico polacco Ludoviko Zamehof.

L’esperanto possiede solo sedici regole grammaticali di base, , pronuncia regolare,mancanza di eccezioni e un lessico basato su radici neolatine, germaniche e slave. Gli alunni che imparano l’esperanto, non incontrano alcuna difficoltà anzi migliorano anche l’apprendimento della altre lingue e a fine corso conseguono un attestato (valido per l’attribuzione del credito formativo) rilasciato dall’Istituto Italiano di esperanto con sede a Torino. Informazioni relative allo studio e alle attività esperantiste si possono reperire nel sito www.esperanto.it , www.lernu.net e www.edukado.net

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1 commento

  1. Fascino …
    Purtroppo non potrò partecipare all’Evento, ma la conoscenza diretta del sig. Sarandrea, mi lascia presagire la serietà e la competenza con la quale gli argomenti saranno trattati.
    Non conosco direttamente l’esperanto anche se l’ho sentito parlare dagli interessati ed il mix di culture intrinseche nelle locuzioni lascia trasparire il fine ultimo dell’unità dei popoli intorno alle cose che li uniscono, invece di focalizzare sempre l’attenzione sulle loro divisioni.
    Spero, pertanto, in una felice e proficua riuscita dell’incontro.