La squadra di Kung-Fub
TERMOLI _ Si sono tenuti dal 25 al 30 Giugno a Termoli i corsi di formazione per Tecnici Sportivi, corsi arbitrali e corsi per l’aquisizione dei gradi di cintura nera I,II e III Duan. I corsi sono stati incentrati sulla  ricerca, individuazione e sviluppo delle Arti Marziali.  Il tutto è stato organizzato e voluto dal Grande Maestro Salvatore DE GREGORIO e i suoi collaboratori, dal Dipartimento di Sport del CONI Molise (  Scuola dello Sport  ) e dalla Federazione Italiana Kung-fu  FIWuK . Si tratta forse del più serio tentativo da parte del Maestro DE GREGORIO  di progettare il futuro, prossimo e remoto, delle Arti Marziali nel Molise.

Qualcosa che non è stato mai fatto e che mi auguro sinceramente produca, magari solo in parte, gli effetti sperati.( sperando nella selezione del Ciarlatano/i che purtroppo arranca/no sugli specchi )

La base di partenza dei corsi  è forse una piccola ipocrisia, che contiene anche tanta verità, ovvero che gli scenari geopolitici sportivi sono in cambiamento e se non ci si muove per tempo, lo sport, in particolare le Arti Marziali, rischia di non essere più competitivo. La piccola ipocrisia è lasciar credere che abbiamo qualche anno di tempo e che attualmente siamo ancora nel gotha mondiale. Ma la sostanza c’è tutta. Bisogna investire sui giovani, sulla pratica e sulla selezione del talento, per riuscire a competere ancora in tutti gli eventi, in particolare quelli internazionali.

Continua il DE GREGORIO, bisogna essere in grado di scommettere sui giovani, ma per farlo bisogna essere soprattutto capaci di: aumentare la base dei praticanti, individuare il talento, assecondare la crescita del talento, metterlo in condizione di esprimere tutto il suo potenziale. Per tutti questi motivi i corsi effettuati  hanno la meritoria funzione di iniziare a chiedersi come impostare il lavoro futuro, su quali elementi puntare per la definizione e l’identificazione del talento sportivo. Sono orgoglioso che la scelta da parte della ( F.I.Wu.K.) Federazione Italiana Wushu Kung Fu unica federazione Italiana riconosciuta dalla Federazione Internazionale di Wushu – IWUF e la Scuola dello Sport – CONI , di organizzare questi corsi sia ricaduta su di me e il mio Staff ”. 
Corsi di formazione per Tecnici Sportivi : ( corsi S.N.a.Q. = Sistema Nazionale di Qualifiche dei Tecnici Sportivi )

PIANO FORMATIVO FEDERALE FIWuK

Sistema Nazionale di Qualifiche dei Tecnici Sportivi ( SNaQ)

MODULO A

ALLENATORE

 

MODULO B

ISTRUTTORE

I LIVELLO CONI

MODULO C

MAESTRO

 

II LIVELLO CONI

MODULO D

esami federali :

Nella sessione di esami per l’acquisizione dei gradi di cintura nera I/II/III duan per le qualifiche di allenatore – istruttore e maestro, per  Termoli hanno partecipato al modulo A-B- Basso DE GREGORIO –  Antonio SACCHI –  Aldo CARUSO – Giuseppe PIPOLI –Salvatore DI SIRIO – Gianni SANTOCCHI ,  tutti egregiamente promossi. Per il Modulo C-D-  Grande maestro Salvatore DE GREGORIO e Costanzo DI LABBIO – Basso DE GREGORIO .

Gli argomenti trattati ni vari corsi sono stati : metodologia dell’insegnamento – gestione delle ASD – Ordinamento Sportivo – Etica dello Sport – Psicologia dello Sport – Medicina dello Sport – metodologia dell’allenamento .

corso arbitrale :

corso di aggiornamento arbitrale indirizzato agli Ufficiali di Gara corso per gli aspiranti U.D.G. nel Taolu moderno – taolu tradizionale  e Sanshou per creare un equipe arbitrale di alto livello. Nel corso degli aggiornamenti si è parlato della convocazione raduno atleti NAZIONALI per la selezione dei rappresentanti azzurri partecipanti ai  5TH I.W.U.F. WORLD TRADITIONAL WUSHU CAMPIONSHIPS, della convocazione raduno atleti nazionali per la selezione dei rappresentanti azzurri partecipanti ai  4TH I.W.U.F. WORLD JUNIOR WUSHU KUNG FU.
Bisogna ricordare che per questa categoria sono stati convocati sei Atleti in tutta Italia tra cui  Franco PIPOLI – Nicola PIPOLI dell’A.N.K.D. e Stefano FRANCHI della Tifernus Dragon) per la selezione  dei prossimi  Mondiali a Macao in Cina

Era da un pò che mi frullava in testa di scrivere qualcosa sul rapporto allievo- maestro, vale a dire sul legame che deve intercorerre a mio parere all’interno di una scuola seria, che faccia dell’ambiente costruttivo e rilassato un credo fondamentale.
Una premessa:, il rispetto è una cosa che si conquista, non che si impone. Non mi piace la disciplina militare, specie se presente in scuole dove non si fa arte marziale, nell’unico senso che la parola ha, cioè addestramento al combattimento. Scuole dove si è rigidissimi sul saluto, punendo l’allievo se magari sbadiglia e finendo ogni allenamento senza aver neanche sudato.

Allo stesso modo ho avuto a che fare con maestri che vivevano di divieti verso i loro allievi, considerati clienti al momento del pagamento della retta mensile, ma studenti stile Myagi-Daniel La Russo al momento che questi chiedevano di entrare in contatto con altre realtà. Vietare agli allievi di provare altri stili o di allenarsi in altre scuole, al momento che questi correttamente chiedono il permesso, secondo me rappresenta solamente una puerile difesa contro il materializzarsi di ataviche paure tipo che l’allievo si accorga di quanto il proprio maestro sia limitato e di quanto l’ambiente che frequenta sia scarsamente stimolante alla crescita. Oscurare la realtà per far si che non la si veda è solo un palliativo, se non sei capace di migliorare e metterti in discussione continuamente non fai il tuo dovere verso l’allievo. Si deve far si che sia sempre una scelta e mai un obbligo ottenuto con ricatti morali, quella che l’allievo fa rimanendo nell’ambiente dove è cresciuto.

Ho visto troppi promettenti atleti rimasti a coltivare il loro orticello, senza acquisire nulla in termini di conoscenza e crescita se non quel poco che gli offriva il loro maestro. Un match all’anno, magari di infimo livello e poi più nulla. Rimasti a guardarsi le punte dei piedi per non andare contro parole come “rispetto”, “amicizia”e “non essere un traditore”. E il maestro invece? Rispetta l’allievo se gli impedisce di fatto di crescere? Non tradisce forse la sua fiducia impedendogli di scegliere? E’ corretto se in nome dell’amicizia non gli permette di realizzare il suo sogno? In altre parole, quanto vale un allievo che rimane in palestra solo per devozione? Quanto sarà stimolato a competere e crescere? Quanto darà alla scuola?
Dal punto di vista dell’allievo invece, ci si deve aspettare correttezza, nel senso di non agire alle spalle, non nascondere nulla ed essere sempre diretti e sinceri. Chiaramente è giusto che se sei un cliente ti comporti da tale, ed è giusto che se la scuola ti da delle agevolazioni, come atleta o come insegnante il rapporto sia un pò più profondo.

Mi rendo conto che è difficile trovare il giusto equilibrio, ma personalmente al momento ritengo di avere il meglio del meglio come allievi, in quanto a rispetto, correttezza e crescita attraverso il Kung-fu. Non nascondo che in passato qualcuno era venuto con altri intenti in palestra, e magari ho dovuto “mettermi i guantini” per far capire certe cose….Ma la vittoria più grande è stata quella di aver fatto intendere a queste persone il vero spirito della scuola, dove si ride, si scherza, si suda, si soffre, si vince, si perde e si impara ad essere uomini migliori. Si aiuta perciò il compagno più debole a crescere, non lo si riempie di colpi e lo si ostacola per mettere in risalto noi stessi e quanto siamo bravi. Con affetto Salvatore DE GREGORIO.                                            

By B.F.

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