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AGNONE _ Mai accaduto in passato che nessun esponente di Maggioranza fosse presente a un incontro con delegazioni di cittadini, lavoratori o amministratori locali. In Consiglio Regionale la Conferenza dei Capigruppo e l’Ufficio di Presidenza hanno sempre ricevuto comitati e rappresentanze sociali per ascoltare le loro ragioni e assumere impegni formali tesi alla risoluzione delle questioni sollevate. Per la prima volta, questa mattina, all’incontro col Comitato di Agnone, i Sindaci ed il Vescovo di Trivento, non era presente nessuno dei 21 consiglieri regionali di Centro-Destra, nessuno dei 10 Capigruppo di Maggioranza, né il Presidente del Consiglio Regionale o componenti di Centro-Destra dell’Ufficio di Presidenza o della Giunta. Se l’Opposizione avesse avuto lo stesso atteggiamento la delegazione di Agnone a partire dal Sindaco Gelsomino De Vita e da Mons. Scotti avrebbe trovato i cancelli chiusi scambiando qualche battuta con gli addetti alla vigilanza.

Un fatto istituzionale inaudito per la sua gravità. Una mancanza di rispetto verso un intero territorio e nei confronti delle massime autorità civili e religiose presenti. Un affronto incredibile che ha trasformato una riunione programmata col Consiglio Regionale in un incontro con le forze politiche di minoranza che è tutt’altra cosa. Né si può invocare il mancato invito da parte del Centro-Destra perché per quel che ci riguarda è stato sufficiente leggere la notizia sui giornali stamattina per metterci a disposizione dei cittadini e degli amministratori dell’Alto Molise. Non ci aspettavamo e non erano necessarie inutili formalità.

Il tema è conosciuto e se qualcuno ha qualcosa da dire sul riassetto della sanità regionale e sulla salvaguardia dell’Ospedale di Agnone può tranquillamente prendere posizione. Personalmente ho proposto l’unità dei Comitati Territoriali che operano in difesa dei diversi Presidi Ospedalieri per chiedere in anticipo rispetto alla scadenza del 30 aprile copia della proposta di riordino che il Commissario On. Iorio porterà all’attenzione del Governo. Se non c’è una bozza scritta ufficiale alla base del confronto con i Sindaci, i Sindacati ed i Comitati, il Commissario avrà facile gioco a dire di sì a tutti, a non formalizzare alcuna ipotesi di riassetto e a scaricare eventuali penalizzazioni sui Ministeri. Mi auguro che l’Assessore alla Sanità ed il Presidente della Quarta Commissione Consiliare aprano il confronto in sede istituzionale su una proposta concreta ponendo fine al chiacchiericcio inconcludente di questi mesi.

Michele Petraroia

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