Micaela Fanelli
RICCIA _ Graziano Delrio, neo-presidente dell’ANCI, ha deciso di attribuire a Micaela Fanelli, sindaco di Riccia e capogruppo di centrosinistra alla provincia di Campobasso, la delega in materia di Politiche Comunitarie e Piani di Sviluppo. Lo ha comunicato con una nota ufficiale del 22 novembre 2011. E’ la prima volta che un sindaco del Molise entra nell’Ufficio di Presidenza. La Fanelli conserva l’attribuzione in materia di Politiche Comunitarie, già conferita dal presidente uscente, Chiamparino, quando la stessa era membro del direttivo Anci. Ha aggiunto un’ulteriore e fondamentale attribuzione, la delega allo sviluppo.

Questo mi gratifica e responsabilizza – ha commentato la neoincaricata – poiché i due nodi principali che la politica, oggi, si trova ad affrontare, sono proprio legati all’Europa e ai cambiamenti che stanno avvenendo e alle necessità di sviluppo dei territori italiani in un momento di crisi. Aver attribuito queste due deleghe è motivo di grande soddisfazione. Richiede un forte sforzo di impegno perché i Comuni siano rafforzati nelle capacità di generare servizi di qualità, in un momento di ristrettezze finanziarie. L’ultima manovra, in particolare, pesa fortemente sui cittadini e rischia di acuire e non ridurre le disuguaglianze. Siamo molto preoccupati – ha affermato -. Ci auguriamo che qualche risorsa possa essere utilizzata dai Comuni per erogare meglio i servizi e realizzare interventi infrastrutturali indispensabili”.

Ringrazio di cuore Delrio – ha concluso Fanelli – per la fiducia. E’ un impegno per tutti i Comuni italiani, ma spero possa indirettamente servire anche e soprattutto ai territori più bisognosi, come quelli della nostra regione. Ad esempio, il 21 dicembre prossimo, quando incontrerò il Ministro Barca, responsabile per la politica di coesione territoriale, chiederò un ritrovato impegno per il Mezzogiorno, capace di farci dimenticare gli anni in cui il binomio Lega-Tremonti ha progressivamente annullato gli interventi per il sostegno aggiuntivo verso le nostre aree. Ricordiamo in tal senso la vicenda dei tagli Fas”.

Spero che per il Molise – ha continuato Fanelli – serva a puntellare gli importi rivolti a PIT, PISU e PAI, progetti che i Comuni attendono come grande contributo alle proprie idee di sviluppo in un momento nel quale nessun altro intervento a valere su risorse ordinarie si riesce a cantierare. Oppure, altro punto qualificante, utile principalmente ai Comuni più grandi, quali Campobasso, è la richiesta di trovare delle forme di alleggerimento del Patto di stabilità di derivazione europea”.

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