Operai Zuccherificio del Molise
Operai Zuccherificio del Molise
TERMOLI _ Il 14 novembre l’assemblea dei lavoratori ha espresso voto favorevole all’ipotesi di accordo quadro del 22 ottobre tra la regione Molise, lo zuccherificio e le organizzazioni sindacali. Durante l’assemblea i sono stati momenti di tensione e dibattito acceso tra tutti i presenti, soprattutto tra quelli rimasti in forza alla s.p.a., forse è la prima volta che ciò avviene, ma il tema era troppo importante. Parecchi lavoratori hanno contestato alle RSU aziendali poca comunicazione durante l’iter della trattativa, alla fine il voto è arrivato. All’accordo c’è la netta contrarietà degli addetti all’ufficio agricolo, in quanto dovrebbero trasformare il loro contratto di lavoro da subordinato ad autonomo con tutte le incognite, di dover sostenere le spese previdenziali ed altro, soprattutto in questo periodo di crisi.

Ci chiediamo come si possa mettere a partita IVA ben 6 impiegati, sapendo benissimo l’importanza strategica di tale ufficio. Ma fin dalla prima audizione in prima commissione regionale l’A.D. Alfieri sugli impiegati agricoli si è mosso nella direzione di cancellare tale ufficio. Ricordiamo a tutti (e soprattutto all’opinione pubblica che tale ufficio funge da trade-union tra azienda e bieticoltori, cioè quelli che seminano le barbabietole). Inoltre e non da meno c’è l’incognita a chi sarà ceduto il ramo confezionamento zucchero e i relativi 4 lavoratori destinati al ramo, come previsto dall’accordo sindacale, e quale saranno le garanzie sia sul piano contrattuale che sul futuro occupazionale. Speriamo che tale ramo d’azienda non finisca nelle mani di qualche amico collegato con la politica, auspichiamo che tale reparto venga ceduto a qualche azienda del settore a carattere nazionale.

Ciauguriamo che i 13 lavoratori ,come prevede l’accordo, accetteranno la mobilità incentivata, soprattutto tra coloro che fanno parte della newco, così facendo consentiranno a chi adesso è in cassa integrazione (attualmente dei 27 lavoratori: 17 sono in cassa integrazione a zero ore, 6 dell’ufficio agricolo più 4 lavoratori sono con il prolungamento del distacco) di poter rientrare al più presto al lavoro, a tal fine esortiamo l’azienda e le organizzazioni sindacali di accelerare il più possibile l’iter per evitare il disagio per i lavoratori che si troveranno con un reddito pressoché dimezzato. La regione Molise, come promesso, si faccia garante anche in prima persona, affinché vengano erogate le somme in tempi rapidi evitando i ritardi che sicuramente il ministero del lavoro avrà. Si chiede a tutti i soggetti interessati, i partiti politici, i sindacati, la regione ecc. che vigilino sulla stesura e il controllo sulla esecuzione del bando di gara affinché chi compra garantisca la continuità aziendale, con la continuazione della produzione della barbabietola e che l’azienda (la prima ad insediarsi nel lontano 1969 nel nucleo industriale di Termoli) non venga svenduta.

Ciauguriamo che il tutto avvenga in piena trasparenza, senza più industriali amici o improvvisati, e che l’operazione, non sia solo di carattere finanziario per sfruttare eventuali contributi finanziari ed evitare come in passato che la nostra regione , sia terra di conquista, sfruttando e depredando il territorio per poi andare via lasciando solo disoccupazione e miseria. Chiunque può vedere le quantità di aziende del nucleo industriale di Termoli in crisi o chiuse con trasferimento delle produzioni al nord dopo aver usufruito di tutto quello che era possibile avere. Ricordiamo infine al Presidente Iorio e all’ass.re Vitagliano le loro dichiarazione il giorno dopo l’accordo del 06.07.2012 tra azienda, regione e sindacati:”nessuno sarà lasciato solo” vedremo se alle parole seguiranno i fatti.

Il Comitato Lavoratori dello Zuccherificio del Molise S.p.A

 

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