“Ho portato mia figlia a scuola alle 8 di questa mattina e sono passata davanti il negozio di porte blindate DiBi. Ho notato la vetrina danneggiata ed alcuni residui. Mi sono resa conto che era accaduto qualcosa ed ho avvisato il titolare”. A parlare è Savina Botticelli, titolare della erboristeria “Bio Time” confinante con l’attività dove si è verificata nella notte l’esplosione di una bomba carta. Il danno alla vetrina blindata, secondo il proprietario, un imprenditore di Larino, ammonta a 3 mila euro. L’uomo che dal 2000 ha aperto il negozio all’ingresso di Piazza Bega, si dichiara amareggiato per il silenzio seguito all’episodio.
“Tutti hanno sentito l’esplosione ma nessuno ha avvertito le forze dell’ordine” ha detto, molto amareggiato. A confermare, l’esercente confinante.
“Non c’è stato nessun allarme, nessuno ha telefonato alle forze dell’ordine di informare i titolari – ha proseguito la commerciante -. L’episodio, effettivamente, lascia pensare“. Alcuni dei residenti che abitano nel palazzo dove si trova l’esercizio commerciale “DiBi” confermano di aver sentito la deflagrazione, fortissima.
“L’esplosione ha fatto cadere un orologio dalla parete e mio figlio è stato colto dal terrore – ha dichiarato una donna che abita nello stabile -. Ci siamo affacciati al balcone ed abbiamo notato del fumo. Abbiamo pensanto ad un petardo visto che in piazza Bega dove ci affacciamo ogni notte accade qualcosa, è una sorta di ritrovo per tossici. Abbiamo pensanto ad un’altra bravata notturna visto che l’esplosione di botti qui non è una novità”.
Secondo testimonianze raccolte tra gli abitanti del posto, più di qualche residente avrebbe notato un paio di persone che si sarebbero allontanate di corsa subito dopo il boato.
