TERMOLI – “C’è un aspetto che riguarda la legittimità degli atti e dei vizi: il vincitore del concorso a comandante della Polizia municipale di Termoli non aveva i requisiti necessari a partecipare alla selezione”. Lo ha dichiarato il sindaco di Termoli Antonio Di Brino in risposta alla minoranza comunale che, oggi in conferenza, aveva sollecitato l’assunzione del vincitore delle procedure bandite dal Comune di Termoli dall’ex sindaco Vincenzo Greco. L’opposizione ha anche sottolineato la scelta di non procedere all’assunzione nonostante una sentenza del Tar che è stata impugnata dal Comune in Consiglio di Stato.

Due i vizi di legittimità ravvisati – ha proseguito Di Brino -. In primo luogo i requisiti necessari per la selezione erano la laurea in giurisprudenza e 5 anni nella posizione funzionale immediatamente inferiore a quella del concorso che il vincitore, Antonio Valente non ha. Inoltre, prima di fare un concorso bisogna attivare la procedura di mobilità cosa che l’amministrazione Greco non ha fatto. Fino a quando tutto questo non sarà definito con chiarezza non mi sento di prendere decisioni”.

Di Brino, inoltre, sottolinea come l’attuale situazione dei Vigili urbani, coordinati da un vice comandante, non dirigente, permette un grosso risparmio che si aggira dal 2009 ad oggi a quasi 500 mila euro.

Questa amministrazione ha fatto una scelta di taglio delle spese, in particolare sul personale e, nell’ambito di questo, dei dirigenti passando da 14 a 6 – ha proseguito Di Brino – con l’accorpamento di più settori. Quello della Polizia municipale non avendo dirigente sta bene così com’è. Perchè pagare un dirigente in più di cui si può fare a meno quando siamo andati nella direzione opposta dei tagli. In caso contrario il rischio è aumentare le tasse mentre è mia intenzione evitarlo”.

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