CAMPOBASSO _ “Berlusconi chiama e il centrodestra risponde. Con la votazione di ieri in aula il centrodestra evita di assumere una posizione ferma a difesa dell’acqua pubblica molisana” così il capogruppo D’Alete dopo il voto in consiglio regionale che ha bocciato l’ordine del giorno presentato dai consiglieri di opposizione “con quell’ordine del giorno si dichiarava semplicemente, senza indugi, che l’acqua molisana non sarebbe mai divenuta una merce a disposizione dei profitti di società private, banche e multinazionali. Dopo la bocciatura di ieri la preoccupazione cresce così come la delusione di un intero fronte civico composto da associazioni, onlus, movimenti cattolici … questo centrodestra è così impegnato a non dare altre rogne al Cavaliere che dimentica gli interessi del Molise“ a conferma ci sono le vicende ancora attuali dell’offshore e della centrale nucleare. Una decisione in palese disaccordo con quanto espresso dagli stessi organi della UE che hanno più volte sottolineato come alcune categorie di servizi non sono sottoposte al principio comunitario della concorrenza. Commentando i dati pubblicati circa i risultati di alcune sperimentazioni, anche italiane, di reti idriche a gestione privata il capogruppo aggiunge: “Bisogna sfatare il mito della convenienza economica: in molti casi il costo dell’acqua di casa è aumentata di oltre il 400%! A fronte di un servizio per nulla migliorato”.

Ora tocca ai Sindaci dei nostri comuni. A loro ieri ho inviato una lettera con la quale chiedo di farsi promotori, assieme ai consigli comunali, di una richiesta ufficiale nei confronto del Presidente Iorio perché si attivi tempestivamente con un ricorso presso la Consulta”. Segreteria Capogruppo DS-PD Molise Pardo Antonio D’Alete

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