CAMPOBASSO _ Dai dati contenuti nel DPEF, in discussione in questi giorni in aula, si evince distintamente che nonostante la Regione Molise abbia dimostrato una elevata capacità di spesa i risultati concreti e le ricadute sul tessuto economico e sociale non sono stati poi così elevati, almeno non come ci si aspettava. Le altre regioni “ex obiettivo 1” hanno fatto, spesso, meglio di noi in termini di impatto, come pure l’Italia nel suo complesso. Questo dato, tra l’altro, è sintomo di un deficit di programmazione e di un distacco tra la sensibilità politica ed i bisogni reali del tessuto socio economico. La crisi, infatti, ha colpito indistintamente tutte le regioni e non può essere additata come responsabile unica ed originale del mancato raggiungimento dei risultati. L’effetto più grave del mancato riconoscimento da parte del Governo Iorio degli errori commessi in questi anni rischia di farci incorrere negli stessi sbagli anche con il nuovo POR 2007-2013, a dimostrazione di questo le gravi problematiche che già oggi stanno emergendo.
Il DPEF 2010 Più in generale il DPEF manca di un disegno programmatico unitario soprattutto in tema di politica industriale. Indispensabile è che il governo regionale provveda al più presto in tal senso al fine di affiancare concretamente le imprese ed i cittadini in un processo di sviluppo di cui siano tutti protagonisti. Come urgente è divenuto eliminare le enormi sacche di inefficienza di spesa e di inefficienza amministrativa. Bisogna procedere ad un concreto miglioramento dei servizi offerti ai cittadini ed alle imprese così da innalzare il livello di qualità della vita.

Le MISURE ANTI CRISI Anche se il governo regionale ha provveduto molto celermente ed in anticipo alle altre regioni italiane a delineare un quadro di misure anti-crisi, con la delibera n°542 del 11/05/09, bisogna riscontrare che, nel merito, molte delle azioni previste dal piano anti-crisi risultano inattuate, così come certificato anche dalle dichiarazioni delle associazioni di categoria contenute nel documento a firma congiunta inviato ai vertici regionali qualche settimana fa. In particolare il fondo unico anti-crisi che dovrebbe facilitare l’accesso al credito presenta parametri eccessivamente restrittivi che non incontrano le concrete esigenze delle imprese. Inoltre non mi risulta che la dotazione finanziaria che doveva essere garantita a Finmolise per attuare gli interventi sia stata integralmente messa a disposizione nonostante siano passati ormai 7 mesi! Il tempo è un fattore determinante in questo tipo di interventi

POR FESR Le azioni previste dal POR FESR 2007-2013 sono praticamente ferme al palo nonostante siano passati già 2 anni dall’avvio della nuova programmazione. L’unico bando start-up e spin off risulta essere troppo farraginoso per le imprese e, probabilmente, la procedura amministrativa prevista comporterà un allungamento esponenziale nei tempi di istruttoria ed erogazione delle agevolazioni, generando di fatto il non raggiungimento degli obiettivi previsti. E’assolutamente necessario procedere immediatamente all’attivazione delle altre misure per venire incontro alle esigenze delle imprese che non possono più permettersi di aspettare lungaggini ed inefficienze amministrative, anche alla luce del fatto che i concorrenti delle altre regioni stanno già beneficiando di tali agevolazioni. Al contrario un’annotazione positiva va fatta per il POR FSE e per la relativa autorità di gestione che ha provveduto ad attivare numerosissime azioni con riscontri che sia pure ancora in fase iniziale sembrano essere decisamente positivi.

La BANDA LARGA e la SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE Nonostante l’enormità di risorse pubbliche spese con il POR e con gli APQ la copertura per il Molise è ancora bassissima. Bisogna cambiare i meccanismi amministrativi e prendere atto che l’utilizzo di MOLISE DATI, o di altre società “parallele” ad essa, comporta solamente un dispendio di risorse pubbliche senza nessun risultato concreto per i cittadini. Molti dubbi emergono anche sulla legittimità degli affidamenti visto che Molise Dati e MoliseCom non sono soggetti in house.

PAR FAS Mi chiedo perché non sia stata avviata l’attuazione delle azioni rimandando tutto al 2010. Di chi è la responsabilità di questo ritardo? I tempi delle istruttorie sono legati alle scadenze elettorali?

Le MISURE STRAORDINARIE dell’ART.15 Mi risulta inoltre che moltissime imprese, pur avendo completato gli investimenti anticipando somme a volte consistenti in piena fase di crisi economica e di difficoltà di accesso al credito, non hanno ancora ricevuto le agevolazioni. Questo non è accettabile! La P.A. ha la responsabilità di affiancare le imprese e di rispondere in tempi certi. In questo modo si rischia addirittura di far fallire le aziende presenti sul territorio, anche quelle più capaci, con un paradossale effetto che è esattamente contrario rispetto a quello che si intendeva realizzare con il Programma art. 15 pensato per il rilancio complessivo del sistema Molise all’indomani delle calamità naturali.

Il Capogruppo Pardo Antonio D’Alete
antoniodalete@dalete.it

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