CAMPOBASSO _ La strabiliante e limpida vittoria elettorale dei sindaci di Napoli e di Milano, come di Cagliari e di Trieste da una parte, e la umiliante sconfitta della destra più rabbiosa e del leghismo più pericoloso che l’Europa abbia conosciuto, dall’altra parte, in linea con i successi del primo turno, dimostra quanto sia forte ed inarrestabile nel nostro Paese la domanda di cambiamento del popolo di centrosinistra che Luigi De Magistris e Giuliano Pisapia hanno saputo interpretare e corrispondere con la loro “credibilità, affidabilità, praticabilità”.

Questo successo elettorale segna, più di qualsiasi altra vicenda politica perché forte del suo valore democratico, la rigenerazione di una simbiosi politica e sociale anche di aree del nostro paese, il mezzogiorno ed il nord, che tornano ad allearsi per un nuovo ed unificante futuro di civiltà e di progresso che nei fatti, prima ancora che negli atti, scrive la parola fine al berlusconismo ed alla sua terrificante infatuazione. Ma questo successo elettorale pieno di coraggio civico e liberatorio degli schemi della vecchia politica, pone di fronte alle segreterie dei partiti l’esigenza di smetterla con le contumelie oligarchiche e sollecita, i dirigenti molisani del centrosinistra, l’assunzione delle proprie responsabilità in ordine al fallimentare progetto bocciato dai cittadini molisani il 15 e 16 maggio scorso. Solo così, con una politica partecipata dai cittadini si potrà tornare a vincere anche nel Molise.

Nicola D’Ascanio

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