CAMPOBASSO _ Il Presidente della Provincia Nicola D’Ascanio, su invito del segretario generale della CGIL Guglielmo Epifani, prenderà parte domani a Rimini accompagnato dall’Assessore Nicola Occhionero alla giornata di apertura dei lavori del XVI Congresso nazionale del maggiore sindacato del Paese. Sul significato della sua partecipazione e sui temi che saranno al centro dei lavori congressuali, intitolati: “Con la CGIL per difendere il lavoro e liberare i diritti”, il Presidente D’Ascanio ha rilasciato la seguente dichiarazione:

Credo che la volontà della CGIL di mettere al centro della sua proposta sindacale un progetto per il Paese in grado di contrastare la crisi economica, di difendere la centralità del lavoro e l’universalità dei diritti, di rafforzare la coesione sociale del Paese e nel contempo di proporla all’opinione pubblica, alle altre forze sociali e imprenditoriali, alle forze politiche e all’intero mondo del lavoro, costituisca una base di riflessione e di discussione che chiama direttamente in causa chiunque abbia responsabilità amministrative e politiche – esordisce il Presidente -. C’è un estremo bisogno di fare chiarezza sull’attuale scenario di crisi che sta producendo guasti gravissimi sul già debole sistema produttivo molisano.

Una precondizione necessaria per tentare di mettere un freno ai problemi occupazionali che ci pongono in cima alla classifica negativa delle regioni italiane nell’ultimo trimestre del 2009. I recentissimi dati di Confartigianato sono eloquenti: con un meno 5% il Molise è ultimo anche nel Mezzogiorno. Di fronte ai problemi delle famiglie, alla mancanza di prospettive dei giovani, alla crisi complessiva di un modello clientelare portato avanti con colpevole leggerezza dal governo regionale, emulo del modello mistificatorio nazionale, valgono a poco le edulcorazioni di facciata cui quotidianamente siamo costretti ad assistere.

E’ essenziale – conclude D’Ascanio – rimettere il lavoro al centro di una proposta programmatica condivisa, destinando maggiori risorse all’occupazione ed eliminando gli sprechi. Una partita vitale per la nostra regione, dato il federalismo incombente. Vanno chiamate a raccolta le migliori energie sociali, produttive e politiche di cui disponiamo: bisogna riprendere un percorso condiviso e coinvolgente per tutta la Comunità regionale in cui i giovani costituiscano la principale risorsa insieme al territorio. Una regione dove settori come la sanità pubblica, la scuola e i servizi pubblici siano punte d’eccellenza e non da tagliare dopo averli depauperati per anni”.

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