Nicola D’Ascanio
CAMPOBASSO _ Siamo certi di interpretare un comune sentire non indulgendo in questa sede ad una articolata e approfondita analisi del voto e concentrando rapidamente l’attenzione sulle comuni prospettive possibili. Ci basta per quanto attiene all’analisi aver rilevato consonanze notevoli nelle nostre pur diverse riflessioni sulla recente competizione elettorale. Tutti abbiamo percepito che il vento del cambiamento che ha attraversato la penisola, e che qui nella nostra regione ha soffiato impetuoso nei giorni dei referendum sui beni comuni, quel vento, che ci aveva tutti riempiti di speranze, all’indomani dei referendum si è fermato o si è volto altrove. Tutti ne abbiamo indagato i motivi, ci siamo chiesti il perché. E consonanze significative si colgono anche nelle risposte che abbiamo dato a questo cruciale interrogativo.

Il bisogno di cambiamento che si era manifestato nel referendum si è ripiegato su se stesso o ha convogliato le sue ultime forze in altre direzioni perché non ha trovato nel centrosinistra che si era candidato a conquistare il governo della Regione l’interprete credibile e affidabile della necessaria discontinuità. Così è potuto accadere che non valesse a sconfiggere il centrodestra l’ormai matura consapevolezza del decennale malgoverno regionale: una consapevolezza in cui abbiamo visto confluire • la visione di un tessuto produttivo ormai a brandelli, • il sentimento di una sofferenza sociale mai altrettanto acuta, segnata dalla erosione e dalla perdita di diritti vitali, esasperata dalla odiosa visione degli imperdonabili sprechi della politica, • la previsione di un declino della nostra regione e persino di una sua possibile perdita di autonomia, di una sua scomparsa, • la percezione serpeggiante anche tra gli stessi sostenitori del centrodestra che Iorio ormai fosse in caduta libera, destinato a soccombere e a pagare il fio di un clientelismo dai tratti particolarmente odiosi del familismo e del nepotismo, di un deficit sanitario incolmabile, di gravami fiscali specifici attraverso i quali i molisani pagano i dispendiosi capricci e le megalomanie del potere ecc. ecc. Al di là di singoli candidati che hanno avuto significativi successi personali, il centrosinistra ha conseguito l’ennesima sconfitta.

E poiché mai come in questa tornata elettorale la possibilità di un’inversione era parsa a portata di mano, la sconfitta è ancora più amara, e lo è tanto più quanto più chiaramente a nessuno di noi sfugge che è solo l’ultima di una serie destinata a non interrompersi se non dovessimo riuscire, noi che di questa e delle precedenti sconfitte ci sentiamo e siamo vittime, ad intervenire attivamente sui meccanismi che l’hanno prodotta. Dobbiamo riuscire a cambiare decisamente tali meccanismi. Se ci è ormai chiaro che questo centrosinistra, a seguito delle scelte tattiche e strategiche delle oligarchie che lo hanno dominato e in larga misura tuttora lo dominano, non è stato in grado di intercettare il bisogno di cambiamento dei molisani, di capirlo, di interpretarlo, bisogna che ci risulti altrettanto chiaro che è giunto il momento di interrompere questa serie negativa che con minime variazioni si ripete pressoché identica da sei anni. Possiamo farlo? Ne abbiamo la volontà e la capacità? Noi del movimento ‘Cambiamo il Molise’ crediamo di sì.

Questo è l’obiettivo che proponiamo a tutti i destinatari del nostro invito per dare senso compiuto al bisogno di cambiamento ed alla tacita ma pressante domanda che ci viene sia da molti che hanno votato (comunque abbiano votato), sia da molti che hanno deciso di astenersi. Per la prima volta da anni ci sembra di cogliere una concreta possibilità: il partito che sin qui, sulla base di una presunta maggiore incidenza elettorale ( ma in fondo sulla base di un tacito riconoscimento di primazia da parte degli altri soggetti ) ha dettato l’agenda ed ha costretto ad una soffocante subordinazione gli altri soggetti, partiti e movimenti, ha dovuto registrare un calo elettorale di tale entità che se gli altri protagonisti del centrosinistra riuscissero ad unire le loro forze, potrebbero, finalmente, interrompere il dominio di quelle oligarchie che ci stanno portando alla rovina, invertire finalmente la rotta, far tornare al successo l’intero ed autentico centrosinistra. Dovremmo costruire una rete, intanto per evitare di andare isolatamente all’incontro con il partito che ha detenuto sinora l’iniziativa ed ha pesantemente condizionato gli altri soggetti: per non essere divisi, isolati e deboli nelle sedi decisionali. Ma non si tratta soltanto di questo. Si tratta soprattutto di creare una voce unitaria ed alternativa, di verificare fino in fondo la possibilità di tornare in connessione diretta con i soggetti più colpiti da questa perniciosa ed inquietante crisi di sistema, e di saper coerentemente rappresentare le questioni più drammaticamente presenti nel tessuto sociale, che già nella immediata fase postelettorale abbiamo visto rapidamente riemergere e acutizzarsi, in particolare nell’occupazione, nel welfare, nell’ambiente, nella qualità dei servizi. Sono questioni di fronte alle quali se restiamo isolati siamo fatalmente impari; ma potremo affrontarle se riusciamo a costruire un coordinamento ed elaboriamo, insieme, una strategia adeguata.

Solo così possiamo provare a raccogliere il popolo del centrosinistra, i giovani e le donne che soffrono in maniera più lacerante la sottrazione di futuro e l’oppressione culturale che grava sulla nostra regione, i delusi, i disorientati, le migliaia di astenuti, quelli che nell’impossibilità politica e morale di votare per questo centrosinistra, si sono rifugiati altrove. Sarà nostro compito tentare di restituire a questo nostro popolo la fiducia in un cambiamento possibile, di cui potrà finalmente essere protagonista. Questo è il senso della proposta che rivolgiamo a voi tutti: confrontiamoci sia sul terreno delle analisi sia, soprattutto, su quello delle prospettive, costruiamo quell’accordo che renda impraticabili i giochi sin qui condotti, facciamolo per salvare il centrosinistra, per ricostruirlo, per concedergli almeno un’altra chance, per consegnarlo migliore anche a quelli che verranno dopo di noi. Dal confronto faremo scaturire, se ne avremo la forza e la determinazione, una strategia comune, e, in connessione con essa, le linee operative e le scelte organizzative ad essa funzionali. Questa la nostra ipotesi di lavoro. Sulla base dell’interesse e della disponibilità, che riserverete alla nostra proposta e che ci comunicherete anche per le vie brevi ( basterà una mail o, meglio, un breve giro di telefonate), potranno essere definiti i tempi e il luogo dell’incontro necessario per un approfondito confronto e per la possibile concorde definizione delle linee strategiche da seguire.

Per “CambiAMO il Molise” Aida Trentalance (aidatr@tin.it),
Isabella Astorri (isabella.astorri@virgilio.it);
Adriana Izzi (adrianaizzi17@gmail.com);
Nicola D’Ascanio (dascanionicola@interfree.it),
Pina Fusco (fuscomg@libero.it)

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12 Commenti

  1. Tante parole che non significano niente.
    Il Centro sinistra ha perso perchè sono mancati i tuoi voti, caro Nicolino D’Ascanio. Perché sconfitto nelle primarie non sei stato leale con la promessa lottare per la vittoria insieme a tutti gli altri candidati.
    Le tue parole suonano ipocrite. Perché non dici chiaramente quello che veramente vuoi. Cioè essere il leader della coalizione di centro-sinistra. Candidarti alla Presidenza o a un seggio parlamentare e guidare la politica molisana.
    Tutto questo è legittimo. Ma, purtroppo, non basta volerlo. Devono essere tutti gli altri a volerlo, e tutti gli altri, ti hanno giù detto di no. E quando il centro-sinistra sceglierà il suo candidato tu non ci sarai.

  2. x zebedeo
    zebedeo zebedeo (servitore di …Ruta) si festeggia il 1° novembre, e certo che non ci sarà…. c’è già RUTA, uomo che con il suo grandissimo impegno ha distrutto prima il PD poi il centrosinistra e quindi bisogna premiarlo ancora una volta. Ci mancherebbe altro, dopo cotanto impegno e tanti seguaci!!!

  3. per l’ex presidente
    ipocrita e mentitore. ha firmato un documento con il quale si impegnava a candidarsi, non lo ha fatto e ha fatto votare i grillini e ora vuole rimediare per suo tornaconto. più ipocrita di così. se non avesse gestito la provincia come uno zar, oggi la situazione sarebbe diversa. e invece deve stareb a casa e rinuciare alla politrica andando a lavorare.

  4. servitore di chi?
    sto al servizio solo del buon senso. Uno che è stato determinante per la sconfitta del proprio schieramento non può fare il salvatore della patria. Anche a me non piaceva Frattura. Ma è stato scelto democraticamente. Ed era un primo cambiamento. Ora teniamoci a Iorio e alla Perrella grazie anche ai voti non dati dell’amico Nicolino. Questo è imperdonabile, non si può far finta di niente.

  5. risposte
    ma perchè tirate sempre in ballo ruta? chi non ha votato per il centrosinistra è stato d’ascanio. chi non ha saputo politicamente tenersi la maggioranza che a suo tempo lo ha eletto in provincia è stato d’ascanio. chi era del pd e poi è passato con idv per poi andare con primavera democratica e poi con partecipazione democratica (guarda caso sempre con le iniziali del pd, proprio per dare fastidio più che per mancanza di fantasia)e poi con i grilli e ora con l’altro movimento che non si capisce che vuole, è sempre stato d’ascanio. chi ha preso solo 1.400 voti alle primarie da presidente della provincia uscnete sempre d’ascanio. e allora smettetela di demonizzare ruta e pensate di più al centrosinistra. del resto con la scelta di frattura abbiamo sfiorato la vittoria e se d’ascanio, si sempre il solito, non avesse fatto quello che ha fatto oggi governeremmo la regione e invece abbiamo ancora iorio per sempre.

  6. Nicolino fa parte della lunga schiera di pseudo politici che dicono “se non sono io non va bene”….lui come Greco e Astore hanno remato contro il centrosx e paolo frattura il quale, non dimentichiamolo ,si è “purificato”attraverso le primarie.Adesso noi che abbiamo lavorato CONTRO Iorio e non a favore non vi vogliamo più e quando,come e con chi ricostruire lo scegliamo noi…voi fate politica con i grillini se ne siete in grado

  7. per barabba
    mi complimento, sul serio. condivido tutto quello che hai detto e che lo zar nicolino II vada a fare altro, izzi compresa e si portasse via pure tutti quelli che hanno fatto il voto incrociato (grillino presidente e consigliere della coalizione di frattura, a termoli e campobasso ce ne sono stati a iosa). non vi vogliamo più, ne avete fatti troppi di danni e il vostro egoismo pur di essere eletti è vergognoso.

  8. x Peppe G. :scusa,non ho capito a chi era rivolto il commento…. x “puntini puntini” ti ringrazio dei complimenti che ricambio,ma questa gente è responsabile delle continue sconfitte del centrosx e puntualmente si ripropongono come salvatori.Quando ero piccolo c’era un mio amico d’asilo che quando giocavamo a costruzioni si divertiva distruggere quello che facevo e poi si metteva avanti per rifare tutto daccapo…Astore,Greco e D’Ascanio sono rimasti al tempo dell’asilo!!

  9. x barabba
    ai tre non possiamo non aggiungere Ruta egregio Barabba, anche lui è rimasto ai tempi dell’asilo, fa e sfa il PD a suo piacimento, assecondato dai tanti scolaretti come te, Zebedeo, Leva, Totaro, Macchiarola, Carriero, ecc., e solo per scopi personali. Infatti ora scioglie “Alternativa” e rientra nel PD in quando gli serve la candidatuta parlamentare che il suo Movimento non può garantirgli. Ai tre aggiungi Ruta e gli altri e allora si che possiamo parlare, altrimenti ci sarà sempre una continua contrapposizione delle parti. Se il rinnovamento ci deve essere ci deve essere per tutti e non come fa qualcuno che parla di rinnovamento e usa metodi da prima della prima repubblica. Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti.

  10. buon natale
    ho fatto un ragionamento, non capisco che c’entra Ruta, Leva, Totaro e la Maccchiarola al quale vedo associato il mio nomignolo. Non conosco né mi interessa di conoscere nessuno di loro. Soprattutto non mi interessa la personalizzazione della politica. Quello che mi interessa è voltare pagina e mandare a casa un signore che sta soffocando il Molise nei tentacoli di una visione clientelare della politica e sta sperperando le migliori risorse per mantenere la sua macchina del consenso.
    Chiunque si candida contro questo sistema per me è benvenuto, chiunque contribuisce al cambiamento è benvenuto.Tutti hanno diritto di candidarsi a guidare questo cambiamento, ma non è accettabile, come è stato anche detto, l’atteggiamento: o io o il diluvio.
    Tutto qui.
    Comunque ora rilassiamoci un po’ e facciamo tutti un Buon Natale e un felice anno nuovo

  11. x Buon Natale
    Non ho nessun problema ad aggiungere Ruta.Anzi…Solo che a differenza di quelli che ho nominato prima non ha fatto votare i grillini,solo per questo non l’ho accomunato a loro!La verità è che la classe dirigente del centro sx è tutta da “rottamare” se mi passate la citazione Renziana.cmque siamo a Natale…tanti auguri a tutti voi e alla redazione di Mynews…