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CAMPOBASSO _ L’ondata di maltempo eccezionale che si è abbattuta sul Molise si accentua con tristi incrementi del numero delle vittime, rischi crescenti per la sicurezza pubblica, edifici, scuole, ospedali e capannoni che sopportano eccessivi carichi di neve, borgate isolate, anziani in difficoltà, trasporti bloccati, viabilità compromessa, spostamenti anche minimi resi difficoltosi dal gelo e dalle bufere di neve in corso, aziende agricole in panne, imprese industriali che lamentano di essere state abbandonate a sè stesse, impossibilità di smaltire i rifiuti solidi urbani, problematicità nel garantire i beni di prima necessità, i viveri ed i farmaci sul territorio con casi di emergenza sanitaria che rendono arduo recarsi alle sedute chemioterapiche o a quelle di dialisi, che meriterebbero maggiore attenzione da parte del Governo.

La Regione Molise, il nostro Sistema di Protezione Civile, i Comuni, le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco e i Volontari stanno dando il massimo impegno ben al di là dei mezzi e del personale a disposizione. Gli organi d’informazione svolgono un’attività di pubblica utilità in questi giorni pur nella consapevolezza che in migliaia di case c’è stata e persiste il blocco della fornitura di energia elettrica, in tante altre abitazioni sono saltate le tubature dell’acqua e non sempre nelle famiglie ci sono componenti giovani che hanno la forza di muoversi in simili condizioni emergenziali. La Regione Molise ha emanato tempestivamente l’Ordinanza ai sensi della legge quadro n. 225/1992 ed evitato l’accentuazione dei disagi con la disposizione di chiudere gli uffici pubblici e le scuole. In un contesto del genere ricorrono i presupposti di legge perchè il Consiglio dei Ministri riconosca lo Stato di Calamità Naturale per la nostra regione, autorizzando il coordinamento nazionale dei soccorsi, l’assegnazione di fondi, personale e mezzi straordinari, la mobilitazione eccezionale anche di reparti dell’Esercito per attutire i disagi e alleviare i problemi della popolazione.

Richiamo l’attenzione sul fatto che a differenza di altre calamità in questa circostanza non sussiste l’opportunità di concentrare uomini e mezzi in un unico luogo del disastro perchè l’area colpita e’ talmente ampia che i Vigili del Fuoco e le Unità di Protezione Civile sono impegnate sul proprio territorio. Per questa ragione vanno evitate operazioni di mera immagine come l’arrivo di 20 militari nella città d’Isernia con un automezzo sovradimensionato rispetto all’ampiezza delle strade locali. O ci si muove con la consapevolezza che esistono delle leggi come la n. 225/1992 che il Consiglio dei Ministri è tenuto a rispettare mobilitando tutte le forze nazionali per aiutare concretamente il Molise, altrimenti ci si risparmino azioni che evidenziano l’approssimazione del Ministero della Difesa e una carenza di coordinamento centrale che necessita di urgenti correzioni di rotta. Il Molise con dignità e impegno sta cercando di gestire l’emergenza con insufficienze di strumenti e di forze, ha bisogno urgente di sostegni esterni operativi e si attende un riscontro tempestivo e concreto.

Michele PETRAROIA Vice-Presidente Commissione Lavoro Regione Molise

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